Ernesto Masi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Il Risorgimento italiano: altra su Spedalieri (e Monti)
Riga 6:
*[...] il [[Voltaire]] mi sembra lo stesso secolo XVIII fatto uomo con tutte le sue virtù, le sue colpe ed i suoi contrasti. (vol. 1, cap. 4, p. 60)
*Lo [[Nicola Spedalieri|Spedalieri]] aveva esordito, come scrittore, confutando l'''Esame critico degli Apologisti del Cristianesimo'' di Nicola Fréret e i due capitoli della ''Storia''<ref>''The History of the Decline and Fall of the Roman Empire'' (''Storia della decadenza e caduta dell'Impero romano'').</ref> del [[Edward Gibbon|Gibbon]], nei quali il grande storico inglese volle dimostrare che lo stabilimento e i progressi del Cristianesimo sono spiegabili con ragioni naturali ed umane, al pari di qualunque altro fatto di storia. Inutile dire che agli argomenti del Fréret e del Gibbon la confutazione dello Spedalieri contrappone la fede, i miracoli, la necessità della rivelazione; un punto di vista convenientissimo a lui, ma non conciliabile in nessun modo cogli assunti della filosofia del secolo XVIII e colle illazioni logiche di essa. Lo Spedalieri è dunque un polemista cattolico e non ha niente a che fare non solo cogli Enciclopedisti francesi, ma neppure coi riformisti italiani di quel tempo. (vol. 1, cap. 5, pp. 101-102)
*[...], nella Roma di Pio VI, non si perdonerà allo Spedalieri di aver osato, nel suo libro sui ''Diritti dell'Uomo'', una timida conciliazione fra il dogma e il Contratto Sociale del Rousseau; come non si perdonerà al [[Vincenzo Monti|Monti]] – e lo si piglierà da quel momento in sospetto – di avere, ripigliando la tesi degli Enciclopedisti, ricongiunto il suo pensiero a quello del Parini, dell'Alfieri e di tutti i contemporanei riformisti, lombardi e napoletani, {{sic|intuonando}} nell'ode al Montgolfier l'inno trionfale della ragione e della scienza. (vol. 1, cap. 12, p. 191)
 
==''Saggi di storia e di critica''==