Doppiaggio: differenze tra le versioni

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*Il doppiaggio avrebbe bisogno di nuove voci, non è concepibile sentire sempre le solite quando vanno in onda le seguitissime serie tv. La gente si stufa di ascoltare gli stessi doppiatori e finisce per vedere il film in lingua originale. Per carità, non dico che i mostri sacri dell'arte debbano smettere di doppiare. Ma se tornassi indietro, se avessi ancora la possibilità di dirigere i turni di doppiaggio formerei almeno cento nuove voci all'anno. C'è bisogno dei giovani.
*Il doppiaggio fatto bene è quello di cui il pubblico non si accorge. Il doppiaggio fatto bene è quello approntato dai professionisti, non dai talent della tv.
*In Italia il doppiaggio è molto scaduto. Ha subito una caduta a livello qualitativo, non intendo nei film, ma nelle serie televisive. Le grandi produzioni cinematografiche spendono molti soldi e molto tempo per la cura del prodotto, come ad esempio Disney, Warner, Universal, Fox. Invece il prodotto televisivo viene fatto in tempi ristretti. Tengo a precisare che il mestiere di doppiatore è un mestiere artigianale, non industriale. Per fare un esempio pratico sarebbe come chiedere ad un calzolaio di fare un paio di scarpe su misura di grande pregio in pochissimo tempo. Ebbene quelle scarpe, sicuramente ti faranno male e non calzeranno a pennello, perché non è stato dato il tempo necessario perché si realizzasse un’opera di pregio
*La lobby dei doppiatori non esiste, è il mercato che decide. Quanto incasserebbe un film sottotitolato e non doppiato? Lo vediamo quando alcune sale fanno il tentativo: non c'è paragone. Tra l'altro il doppiaggio ha un costo per la grande distribuzione: è evidente che se lo fanno è perché così incassano di più. In Italia già leggiamo pochi libri, figurati se ci mettiamo a "leggere" un film.
*Un tempo sia il doppiaggio che la recitazione erano discipline che venivano studiate molto e la voce aveva un ruolo importante, infatti veniva "lavorata", "elaborata", perché non c'era solo bisogno di fisicità, ma forte era la necessità di una vocalità; a testimonianza di questo basta risentire i grandi sceneggiati di una volta in cui gli attori erano tutti dotati vocalmente, a differenza di oggi, periodo in cui talvolta non capisci nemmeno quello che dicono. Per me è sempre stato fondamentale il lavoro sulla voce, sia nel doppiaggio, per assecondare la mimica dell'attore, sia nella recitazione, e lo è tuttora.