Xavier de Maistre: differenze tra le versioni

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=== Traduzione di Paolina Leopardi ===
*Infelice colui che non può rimaner [[solitudine|solo]] un giorno della sua vita senza provare il tormento della [[noia]], e che preferirebbe anche, se fosse d'uopo, il conversare con gli sciocchi al conversar con se stesso (I; p. 102).
:''O douce solitude! j’ai connu les charmes dont tu enivres tes amants. Malheur à celui qui ne peut être seul un jour de sa vie sans éprouver le tourment de l’ennui, et qui préfère, s’il le faut, converser avec des sots plutôt qu’avec lui-même!'' (1880; pp. 110-11)
*O [[tempo]]!... divinità terribile! non è già la tua falce crudele che mi spaventi, sono i tuoi orridi figli che io temo, l'indifferenza e l'oblio, i quali fanno una lunga morte di tre quarti della nostra vita (XXVI; p. 135).
*Lasciando penzoloni le gambe una a dritta ed una a sinistra della finestra, detti principio al mio viaggio a cavallo. [...] Per la sua posizione il viaggiatore a cavallo della sua finestra comunica da una parte col cielo, mentre gode il superbo spettacolo della natura, e gli astri, e le meteore sono a sua disposizione; e dall'altra, l'aspetto della sua dimora e gli oggetti che contiene lo richiamano all'idea della di lui [[esistenza]], e lo fanno rientrare in se stesso. [...] Abitatore a vicenda dei cieli e della terra, il suo spirito ed il suo cuore godono di tutto ciò che è dato all'uomo di godere (XXIX; pp. 138-39).