Herbert McCabe: differenze tra le versioni

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*Il [[cristianesimo]] è un movimento di trasformazione del mondo, esso cerca di rinnovare i rapporti istituiti fra gli uomini allo scopo di meglio esprimere i rapporti che li costituiscono appunto come umani, esseri completamente umani; tale movimento il mondo lo deve odiare, la struttura di potere del mondo deve contrastarlo, ma col tempo "vincerà il mondo". È questa la vittoria che trionfa del mondo, "la nostra fede". Non sembra quindi irragionevole descrivere la chiesa come un movimento rivoluzionario nel mondo. La predicazione del [[Vangelo]] è un pericolo per i valori mondani, per le strutture economiche e politiche che incorporano quei valori. ((da ''Sacerdozio e rivoluzione'', in ''La religione oggi'' (''The Religious Situation''), a cura di Donald R. Cutler, traduzione di Elena Baffi, Marina Bianchi e Mario Spinella, Gli Oscar, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1972, p. 105)
 
*[...] è legittimo affermare che il cristianesimo è [[marxismo]] portato di gran lunga più avanti. Sia il cristiano che il marxista riconoscono la necessità della lotta contro forze specificamente antiumane e ambedue vedono la storia umana come la storia di questa lotta. Ambedue ricercano la fine della società del predominio, e vedono tale avvento compiersi attraverso un movimento di redenzione che non ha la sua posta, il suo premio, nella società che combattono, perché il premio è la comunità redenta dei poveri. Ambedue, inoltre, in modi diversi, (da un canto predestinazione, dall'altro teoria materialistica della storia, o materialismo storico), affermano di non proporre soltanto un ideale, qualcosa che possiamo o no scegliere di attuare, ma di rivelare dati di fatto, un progetto su cui si fonda la storia umana, che ci piaccia o no. (da ''Sacerdozio e rivoluzione'', in ''La religione oggi'', ibid., p. 109)
 
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