Francesco Saverio Nitti: differenze tra le versioni

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→‎Meditazioni dell'esilio: Bela Kuhn (Béla Kun)
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==''Meditazioni dell'esilio''==
*Tra i pochi che {{NDR|delle [[leggi razziali fasciste]]}} ne trassero grande vantaggio fu l'abietto prete [[Giovanni Preziosi|Preziosi]] che, benché antipatico a tutti e anche a Mussolini, divenne ministro di Stato, mentre era uomo che meritava solo di finire in carcere. (''Ariani e Semiti - Il grande equivoco degli ariani'', p. 59)
*L'[[Razzismo|idea razziale]], abbia o non abbia alcun fondamento, è un'idea del tutto recente. (''Ariani e Semiti - Il grande equivoco degli ariani'', p. 61)
*Più scellerata e bestiale fu in Ungheria l'azione {{NDR|antisemita}} di [[Béla Kun|{{sic|Bela Kuhn}}]], individuo di specie anche peggiore, che per qualche tempo riuscì a dominare lo Stato e poi si rifugiò in U.R.S.S. Di lui anche gli elementi estremisti ungheresi che vennero a Parigi e che erano intorno al conte Karoly, mi parlarono con orrore e comprendo quanto male la sua azione abbia fatto agli ebrei. (''Ariani e Semiti - Il grande equivoco degli ariani'', p. 64)
*Le maggiori difficoltà che ho incontrato nella mia vita, nel mondo accademico da principio e poi in misura ben maggiore nella politica, mi sono venute sempre dalla fatale avversione dei mediocri e degl'incapaci che non mi hanno mai perdonato di essere considerato uomo di talento. (''Il peso dell'intelligenza in tutta la mia vita'', 393)
 
==''Napoli e la questione meridionale''==