Henry de Montherlant: differenze tra le versioni

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*Per compiervi una meditazione, [[Maurice Barrès|Barrès]] andava in Portogallo, "à la pointe extrême d'Europe". [[Paul Morand]] ("Soltanto la Terra") va sulla costa occidentale d'America. L'uno alla fine delle terre europee; l'altro alla fine delle terre di razza bianca: gli amatori di "segni del tempo" possono trovare le loro delizie in questa differenza. Ma, giunti a questi due estremi, Barrès e Morand riconoscono ugualmente di non essere felici.<ref>Citato in Gian Gaspare Napolitano, [http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/giornale/TO00188769/1935/unico/00000129 ''Limiti dell'Occidente''], ''Meridiani'', n. 3, luglio 1935, p. 17.</ref>
*Perfino ciò che, da noi, può apparir su di un piano abbastanza basso, è ancor mille volte più alto di ciò che avviene fuori. Ciò che avviene da noi {{NDR|in un collegio cattolico}} ben presto non avverrà più da nessuna parte, e già non esiste più che in qualche luogo privilegiato. (da ''La Ville dont le Prince est un Enfant''<ref>Citato in Luigi Bàccolo, ''I fantasmi di Pisa'', ''L'Approdo letterario'', n. 41, gennaio-marzo 1968, p. 104.</ref>)
*Più i nostri rapporti sono intimi con la natura, più siamo vicini al soprannaturale.
:''Plus nos rapports sont intimes avec la nature, plus nous sommes proches du surnaturel.''<ref>Citato in ''‪Album Montherlant‬'', Gallimard, Paris, 1979, p. 107.</ref>
*'''Ravier''': Poso la mia mano sulla vostra anca e vi sento respirare come respirare sentissi il creato.<ref>Da ''Quelle che prendiamo tra le braccia'', traduzione di Camillo Sbarbaro, ''Sipario'', n. 63, luglio 1951, p. 47.</ref>
*Quando mi si dice che la mia opera non è adatta al mondo moderno, io non saprei altro rispondere che: «tanto meglio».<ref name=rossellini/>
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*Questa aristocrazia dei sentimenti e dei gesti, questi esseri che ancora sanno che cosa sia flettere le ginocchia, queste immagini di rispetto, di riserva e di grazia, abbasso lo sguardo come i diaconi, al fine di dissimulare quanto la religione mi doni piacere, e ardo dal desiderio di fare il mio passo in questo balletto. Vicino a me, tra i fedeli raggruppati nel deambulatorio, trovo quest'aria di dolcezza che mi ha colpito entrando. Sono sorpreso da queste persone e amo le loro virtù.
:''Cette aristocratie de sentiments et de gestes, ces êtres qui savent encore ce que c'est que fléchir le genou, ces images du respect, de la réserve et de la grâce, je baisse les yeux à la manière des diacres, afin de dissimuler à quel degré la religion me donne de plaisir, et je brûle de faire mon pas dans ce ballet. Auprès de moi, chez les fidèles groupés dans le déambulatoire, je retrouve cet air de douceur qui m'a frappé en entrant. Je m'étonne de ces gens, et j'aime leurs vertus.''‪<ref>Da ''Pages catholiques recueillies et présentées par Marya Kasterska'', ‬Plon, Paris, 1947, p. 114.</ref>
*[...] questa sublime atmosfera di sacra imprecisione in cui né il tempo né lo spazio sono presi in considerazione; dove non è possibile identificare un individuo o un luogo; dove sì e no turbinavano insieme; dove tutto sfugge a qualcos'altro.
:''cette sublime atmosphère d'imprécision sacrée où il n'est tenu compte ni des temps, mi des espaces; où l'on ne peut identifier ni un individu ni un lieu; où le oui et le non tournoient enlacés; où tout s'échappe en autre chose.''<ref>Da ''‪L'éventail de fer'', ‬Flammarion, Paris, 1944, p. 61.</ref>
*Ricevo spesso delle domande dove mi si chiede, per esempio: «Che cosa pensate delle tendenze moderne della pittura?» o «Che cosa pensate del surrealismo?» o delle cose di questo genere. Ebbene, se non rispondo a queste lettere è perché queste domande sono su una strada dove non mi inoltro, che non incontrerò mai, perché non hanno niente da insegnarmi.
:''Je reçois souvent des enquêtes où l’on me demande, par exemple: «Que pensez-vous des tendances modernes de la peinture?» ou «Que pensez-vous du surréalisme?» ou des choses dans ce genre. Eh bien, si je ne réponds pas à ces lettres, c’est parce que ces questions sont sur une route où je ne vais pas, où je ne les rencontrerai jamais, parce qu’elles n’ont rien à m’apprendre».''<ref>Da ''Preface'', in ‪Maurice Barrès, ''Oeuvre, XI'',‬ Au Club de l'honnête homme, Paris, 1967, p. XII.</ref>
*Si amino sempre le molteplici facce di ogni avvenimento, di ogni situazione. Lo Zen, come il Taoismo, è il culto del Relativo. Un maestro definì lo Zen l'arte di percepire la stella polare nel cielo meridionale. Non si può giungere alla verità che mediante la conoscenza del contrario.
:''Toujours aimer les multiples faces de chaque événement, de chaque situation. Le Zen, comme le Taôisme, est le culte du Relatif. Un maître définit le Zen l'art de percevoir l'étoile polaire dans le ciel méridional. On ne peut pas venir à la vérité que par l'intelligence des contraire.''<ref>Da ''Un voyageur solitaire est un diable'', Ėditions du Rocher, Monaco, 1955, p. 165.</ref>