Bernardo Bertolucci: differenze tra le versioni

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*Oggi come allora mi sembra che lei venga sedotta dal suo fascino, non costretta da lui. Marlon non è un molestatore, è un disperato. Le opere vanno considerate nel loro tempo. Questo era un film che, come si dice con una parola molto prosaica oggi, sdoganava la sessualità. Allora mi sembrava importante.
 
{{Int|Da ''[https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/bernardo-bertolucci-la-rockstar-del-cinema/438758/ Bernardo Bertolucci, l’ultima rockstar del cinema]''|Intervista di Jonathan Cott, ''Rollingstone.it'', 8 dicembre 2018.<ref>Nel 1973, ''Rolling Stone'' incontrò a New York Bernardo Bertolucci per discutere del suo ''[[Ultimo tango a Parigi]]''. </ref>}}
*Penso che l’uomo medio sia fascista. Tutti i miei personaggi sono persone comuni, che sanno di essere comuni e non sono a loro agio con questa consapevolezza. Sono dei predestinati, ma non è il destino che ha deciso di condannarli, bensì il loro inconscio.
*Le donne sono le uniche ad aver capito davvero il film {{NDR|''Ultimo tango a Parigi''}}, perché è costruito sull’idea dell’[[utero]] visto dal suo interno. Di fatto, [[Marlon Brando|Marlon]] fa un viaggio a ritroso fino a tornare nell’utero, perciò alla fine è un feto. Tutti i colori del film sono uterini. Assomiglia un po’ a quei film di [[Jean Cocteau]] in cui l’eroe fa un viaggio nell’aldilà.