Massimo Piattelli Palmarini: differenze tra le versioni

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*Nell'abbazia di Westminster c'è un sepolcro e su questo una iscrizione, forse la più bella che l'uomo abbia scolpito per un altro uomo: «Si rallegrino i mortali – ecco subito l'ossimoro, il bisticcio – che tra loro sia vissuto un cotale e cotanto lustro del genere umano». Questo grande eroe del razionalismo, questo ''humani generis decus'' è celebrato dal poeta [[Alexander Pope]] con un distico dalla musicalità intraducibile, nel quale la rima baciata tra notte e luce (''night'' e ''light'') genera l'ossimoro della conoscenza e dell'ignoranza. «Natura e leggi di natura erano nel grembo della notte, e Dio disse sia fatto [[Isaac Newton|Newton]] e tutto fu luce». (I Vestibolo: ritratti degli eroi fondatori. Isaac Newton: il tutto nella parte, pp. 25-26)
 
*Ricordare uno dei più lucidi e intransigenti teorici dell'ateismo di questo secolo avvalendomi di un precetto evangelico può apparire improprio, quanto meno. Eppure, conoscendo il suo stile di pensiero e ascoltando [[Jacques Monod|Monod]], riandavo spesso mentalmente a quel «vostro parlare» che deve essere sì, sì, no, no, al di più «che viene dal maligno». Continuo a credere che gli si addicesse a meraviglia. Non mi venne mai di esternargli questa associazione, né me ne rammarico ora. Avrebbe annuito, poi si sarebbe subito passati a parlare d'altro. Prediligeva piuttosto una frase di [[Ludwig Wittgenstein|Wittgenstein]], il cui succo è identico: «Tutto ciò che può esser detto può essere detto chiaramente, sul resto si deve tacere». Calcando assai sul «si deve», quasi parlando a sé stesso, ne ripeteva la fine in tedesco ''muss man Schengenschweigen''. (I Vestibolo: ritratti degli eroi fondatori. Jacques Monod e il disincanto della ragione, p. 58)
 
*[[Noam Chomsky|Chomsky]] postulò lo sviluppo e la stabilizzazione della capacità di linguaggio in ogni soggetto come l'effetto congiunto di tre fattori: lo sviluppo di un apparato biologico generico (percezione, memoria, attenzione, discriminazione uditiva ecc.), il contatto specifico con i normali locutori di una lingua data, lo sviluppo di un organo linguistico innato. (I Vestibolo: ritratti degli eroi fondatori. Noam A. Chmsky, o la dolce violenza della ragione, p. 66)