I segreti di Twin Peaks: differenze tra le versioni

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*L'agente speciale Cooper si muove tra il passato di Laura e il presente delle sue amiche e amici e di tanti altri, tutti a Twin Peaks, con le sue contraddizioni, il suo aspetto da bravo ragazzo stolido e la sua acuta sensibilità quasi morbosa di conoscitore dell'animo umano. È veramente una sorpresa nella narrativa gialla tendente al nero degli ultimi tempi. Via via che gli sfilano davanti i possibili colpevoli, l'agente speciale Cooper è capace di riconoscerne l'innocenza, non quella generale, ma quella specifica, quella concernente il delitto su cui s'indaga e la trasgressività che costituisce la specialità di David Lynch si afferma maggiormente nel baluginare qua e là di una positività a sorpresa, quasi a tradimento. «I segreti di Twin Peaks» è narrato molto bene, senza il minimo tentativo di forzatura realistica. Come, del resto, le altre opere di David Lynch manierista a volte sublime. È una favola dell'orrore inevitabile contenuto in un agglomerato umano. ([[Oreste Del Buono]])
*Il genere fiction-serie tv è orribilmente inficiato da migliaia di prodotti scadenti e che la qualità media del cinema-cinema è nettamente superiore: ma quando un grande regista salta anche momentaneamente in zona serie tv tutto si nobilita ed è una festa. E il primo squillo di questa festa lo lanciò proprio David Lynch con quella località sperduta, Twin Peaks, piena di segreti oscuri e specchio dell'anima oscura del mondo. ([[Antonio Dipollina]])
*In fondo, la serie segna l'improbabile incontro tra la soap opera e l'arte contemporanea. ([[Thierry Jousse]])
*L'ambientazione a volte diventa essa stessa un personaggio. Ci sono molti luoghi santi qui, molti luoghi sacri. Non saprei come descriverli. Toccano qualcosa nella psiche. È quasi come essere in un dipinto in movimento. ([[Michael Horse]])
[[File:David Lynch Red.jpg|thumb|[[David Lynch]] nel 2009]]