Serge Golon: differenze tra le versioni

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*Erbivoro tranquillo, il [[bufalo]] è terribile solo perché la voracità degli uomini e dei grossi felini ne ha fatto una selvaggina ricercata. La sua forza e l'uso delle corna, più aguzze di pugnali, gli consentono a volte di lottare ad armi uguali con le belve e di vendicarsi crudelmente degli uomini. Ma il suo carattere risente di quei perpetui attacchi immeritati. Il bufalo ha l'indole taciturna e ansiosa di una razza perseguitata. (p. 125)
*I bufali si radunano all'ombra fresca e tuttavia luminosa delle gallerie formate dagli alberi; i leoni e le pantere li imitano. (p. 187)
*Vidi un giorno un vecchio maschio di [[antilope]] tagba che, appollaiato su un termitaio, mostrava un'improvvisa attenzione, con il collo teso verso un punto sospetto della savana. Vidi infatti le erbe ondeggiare tradendo il passaggio di diversi [[leone|leoni]].<br>L'antilope, con mio grande stupore, invece di dare l'allarme, si rimise a pascolare tranquillamente.<br>I leoni si avvicinavano. A un tratto mi videro. Si fermarono, quindi, voltandosi, se ne andarono al piccolo trotto così com'erano venuti: avevano il ventre pieno da scoppiare e non pensavano affatto ad attaccar lite né con me, né con le antilopi. E queste lo sapevano. Non avevano fatto neppure un movimento di paura. (p. 188)
*Per conoscere le diverse regole del regno animale basta leggere le tracce scritte sulla terra d'Africa. Bisogna anche comprendere il linguaggio delle differenti sentinelle specializzate: il barbagianni nella foresta, o l'uccello indicatore del bufalo nella savana. È questo un uccello bianco, pieno di compunzione, comunemente chiamato [[bufaga]]. (p. 189)