J. R. R. Tolkien: differenze tra le versioni

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*Le [[Guerra|guerre]] non sono mai propizie al perseguimento dei piaceri dello spirito. (citato in prefazione alla seconda edizione inglese de ''Il Signore degli Anelli'', da il ''Corriere della sera'', 1 novembre 2003)
*Parve a Sador che gli occhi di Túrin non fossero quelli di un bambino, e si disse: «Il [[dolore]] è una dote per un animo duro». (da ''I figli di Húrin'', cap. I)
*Un [[drago]] non è una fantasia oziosa. Quali che possano essere le sue origini, nella realtà o nell'invenzione, nella leggenda il drago è una potente creazione dell'immaginazione umana, ricca di significato più di quanto sia riccoche il suo tumulo sia ricco d'oro.<ref>Da una conferenza tenuta alla British Academy, Londra, il 25 novembre 1936, edita a Oxford nel 1936 come vol. 22 dei ''Proceedings of the British Academy'', e ora presente come saggio introduttivo in J.R.R. Tolkien, ''The Monsters and the Critics and Other Essays'', London, HarperCollins, 1997; traduzione in J.R.R. Tolkien, ''Il medioevo e il fantastico'', a cura di Gianfranco de Turris, traduzione di Carlo Donà, Luni Editrice, Milano-Trento, 2000.</ref><ref>Da ''Beowulf. I mostri e i critici''; citato in Seamus Heaney, ''Beowulf'', traduzione di Massimo Bacigalupo, Fazi Editore, 2002, [http://books.google.it/books?id=z60YvNmwmt4C&pg=PA286 p. 286].</ref>
*I [[mostro|mostri]] erano stati i nemici degli dèi, i capi degli uomini, e, nei confini del Tempo, i mostri avrebbero vinto. [...] Perché i mostri non spariscono, anche se gli dèi vanno e vengono. (''ibidem'', p. 290)
*La creazione di linguaggi e della mitologia sono attività correlate (Il medioevo e il fantastico, Un vizio segreto)