George Macaulay Trevelyan: differenze tra le versioni

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'''George Macaulay Trevelyan''' (1876 – 1962), storico britannico.
 
==Citazioni di George Macaulay Trevelyan==
*[[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] a casa sua non era stato allevato nelle idee di liberalismo o di libertà per l'Italia. Suo padre e sua madre erano sinceramente religiosi e indifferentemente conservatori, e i marinai nizzardi non erano stati tocchi dal Carbonarismo. Fu durante i suoi viaggi nel Levante ch'egli s'imbatté per la prima volta in uomini appassionati di libertà e non fu che di là dal mare ch'egli per la prima volta incontrò dei {{sic|patriotti}} italiani, esuli, da cui apprese che aveva una patria sanguinolente. Anch'egli come i Greci aveva una patria per cui battersi! Che pensiero! Anzi che passione! Si impadronì di lui nella prima giovinezza, come un primo amore – rivelazione di vita. (da ''Garibaldi e la difesa della Repubblica Romana'', cap. 1, p. 17)
 
*Il capo, e si potrebbe anche dire il creatore del partito democratico romano, era [[Angelo Brunetti]], cuor d'oro e testa leggiera, un mercante di vino e di cavalli, più noto sotto il nome di Ciceruacchio datogli nell'infanzia da sua madre e dalle comari amiche, a causa dell'adiposità sua per cui rimase famoso tutta la vita. Uomo del popolo, bello e robusto, mezzo Cleonte e mezzo Rienzi, meritatamente amato dai suoi concittadini già un pezzo prima che si desse alla politica, aveva tutte le caratteristiche dei famosi vinai e carrettieri romani che costituivano una specie di aristocrazia democratica o una casta a parte della pittoresca popolazione medievale propria alla Roma di quei giorni. (da ''Garibaldi e la difesa della Repubblica Romana'', cap. 4, p. 79)
 
*Ignorante, semplice, entusiasta, arguto, gentile, scevro di scaltrezza o malizia, Ciceruacchio parlava alla ''plebe'' con la naturale eloquenza da piazza; in principio il suo tema era la bontà del Papa (e Pio IX non poteva avere amico più sincero), poi con il passar dei mesi cominciò a parlare piuttosto dei cattivi consiglieri che soffiavano all'orecchio del Papa, e alla fine, dell'antica grandezza di Roma, delle virtù repubblicane e delle vittorie riportate prima che esistesse un Papa. (da ''Garibaldi e la difesa della Repubblica Romana'', cap. 4, p. 79)
 
*L'[[istruzione|educazione]] [...] ha creato una vasta popolazione di gente che sa leggere ma non sa riconoscere ciò che vale la pena di leggere. (da ''English Social History'', 18; citato in ''Dizionario delle citazioni'')
 
==Senza fonte==
{{Senza fonte}}
 
*La [[storia]] sociale può essere definita in modo negativo come la storia della gente che la [[politica]] ha lasciato fuori.
*Una [[curiosità]] intellettuale disinteressata è il [[sangue]] vitale di una vera civilizzazione.
*Non vennero per rovesciare le leggi, ma per confermarle di fronte ai re che le violavano.
 
==''Garibaldi e la difesa della Repubblica Romana''==
*[[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] a casa sua non era stato allevato nelle idee di liberalismo o di libertà per l'Italia. Suo padre e sua madre erano sinceramente religiosi e indifferentemente conservatori, e i marinai nizzardi non erano stati tocchi dal Carbonarismo. Fu durante i suoi viaggi nel Levante ch'egli s'imbatté per la prima volta in uomini appassionati di libertà e non fu che di là dal mare ch'egli per la prima volta incontrò dei {{sic|patriotti}} italiani, esuli, da cui apprese che aveva una patria sanguinolente. Anch'egli come i Greci aveva una patria per cui battersi! Che pensiero! Anzi che passione! Si impadronì di lui nella prima giovinezza, come un primo amore – rivelazione di vita. (da ''Garibaldi e la difesa della Repubblica Romana'', cap. 1, p. 17)
 
*Il capo, e si potrebbe anche dire il creatore del partito democratico romano, era [[Angelo Brunetti]], cuor d'oro e testa leggiera, un mercante di vino e di cavalli, più noto sotto il nome di Ciceruacchio datogli nell'infanzia da sua madre e dalle comari amiche, a causa dell'adiposità sua per cui rimase famoso tutta la vita. Uomo del popolo, bello e robusto, mezzo Cleonte e mezzo Rienzi, meritatamente amato dai suoi concittadini già un pezzo prima che si desse alla politica, aveva tutte le caratteristiche dei famosi vinai e carrettieri romani che costituivano una specie di aristocrazia democratica o una casta a parte della pittoresca popolazione medievale propria alla Roma di quei giorni. (da ''Garibaldi e la difesa della Repubblica Romana'', cap. 4, p. 79)
 
*Ignorante, semplice, entusiasta, arguto, gentile, scevro di scaltrezza o malizia, Ciceruacchio parlava alla ''plebe'' con la naturale eloquenza da piazza; in principio il suo tema era la bontà del Papa (e Pio IX non poteva avere amico più sincero), poi con il passar dei mesi cominciò a parlare piuttosto dei cattivi consiglieri che soffiavano all'orecchio del Papa, e alla fine, dell'antica grandezza di Roma, delle virtù repubblicane e delle vittorie riportate prima che esistesse un Papa. (da ''Garibaldi e la difesa della Repubblica Romana'', cap. 4, p. 79)
 
==Bibliografia==