Francesco II delle Due Sicilie: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Francesco II delle Due Sicilie==
*«[[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]], aggiungono i suoi detrattori, avrebbe dovuto rifiutare schiettamente la proposta di alleanza, non già ''mostrare'' di accettarla, e di celato usare tutti gli artifizi della sua volpina politica per mandarli a monte.»<br>Ma anche qui ci sia lecito ripetere: siamo sinceri e imparziali tanto verso una parte, quanto verso un'altra. Come si può, invero, pretendere Cavour che agisse schiettamente, e non pretendere nel tempo stesso che il Borbone agisse del pari?<br>In sostanza, niuno potrebbe negarlo, l'alleanza era tanto uggiosa al Borbone, quanto al conte di Cavour. Era fra essi una lotta di astuzia, di abilità, in cui la vittoria sarebbe toccata al più abile, al più valente, o, se vuolsi, al più fortunato dei due.<br>Ora, come in un duello, una finta che metta l'avversario fuori di guardia, e lo scopra per più facilmente ucciderlo, è ammessa dalle leggi della cavalleria, mentre nel corso ordinario della vita ogni finzione sarebbe rigorosamente bandita dalla condotta d'un uomo onesto, così non si può far carico al conte di Cavour, come non deve farsi carico al Borbone, se, nelle condizioni in che si trovarono l'uno rimpetto all'altro, usarono l'astuzia e l'inganno.<br> Cavour, s'è visto, aveva fatto tutti gli sforzi immaginabili per schermirsi di entrare in negoziati col Borbone; non riuscitovi, perché, tranne l'Inghilterra, tutta l'Europa lo richiedeva in termini più che imperiosi, cedette.<br>In altre parole, egli scese sul terreno, sul quale il Borbone lo sfidava. ([[Luigi Chiala]])
*Come mai suo padre, servitore della prode monarchia, parlava ancora rispettosamente dei vili tiranni? Dell'ordinamento costituzionale, il giovanetto aveva udito spiegare la perfezione: Re e Popolo partecipi del governo, quello coi ministri, questo coi deputati; il Senato di nomina regia moderatore della Camera elettiva; il potere giudiziario libero e indipendente fra il legislativo e l'esecutivo: che cosa poteva opporre suo padre a questa perfezione? Un più grave e doloroso stupore egli doveva provare, udendo in famiglia affermare che, senza il tradimento, né mille né diecimila garibaldini avrebbero potuto abbattere un regno come quello di Francesco II! ([[Federico De Roberto]])
*Francesco II era più infelice di me, perché soffriva insulti e maltrattamenti nel suo palazzo peggio di me. Vigilato e sorvegliato da tre polizie, la papale, la francese e quella del comitato liberale. ([[Carmine Crocco]])