Colonialismo: differenze tra le versioni

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===[[Kwame Nkrumah]]===
[[File:Kwame Nkrumah 1961-03-08.jpg|thumb|[[Kwame Nkrumah]]]]
*QualeChe incentivoincentivi avevapoteva l'operaioavere un lavoratore africano sotto il dominio coloniale, dalquando momento chetutti i suoi sforzi servivano solo ad arricchire i non- africani?
*EravamoCi addestratihanno educati a essere delle copie inferiori degli inglesi, caricature da deridere con tutte le nostre pretesefalse diarie distinzioneda borghese,alta iborghesia nostribritannica, errorile grammaticalinostre sgrammaticature e valorii nostri modelli distorti tradendocipronti a tradirci inad ogni occasionepasso. Non eravamo né carne né pesce. CiNon ci fu negataconcesso ladi conoscenzaconoscere delil nostro passato africano e ci fu dettofatto sapere che non avevamo un presente. CheQuale futuro ci poteva essere perpotevamo noiaspettarci? Ci veniva insegnatoinsegnarono a consideraregiudicare barbarichebarbare e primitive la nostra cultura e le nostre tradizioni. I nostri libri di testoscolastici erano libri di testo inglesi, che ci raccontavanoparlavano della storia inglese, della geografia inglese, deidegli modistili di viverevita inglesi, deidelle costumiconsuetudini inglesi, delle idee inglesi e, del clima inglese. Molti di questi manuali non erano stativenivano modificatiaggiornati dal 1895. <br>Tutto questo deve essere cambiatocambiare. ÈEd è un impresacompito quanto mai stupendaarduo.
*Gli effetti sociali del colonialismo sono più insidiosi di quelli politici ed economici. Questo perché si radicano profondamente nelle menti del popolo e perciò ci vuole più tempo per sradicarli. Gli europei ci relegarono nella condizione di subalterni in ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Tanti del nostro popolo arrivarono al punto di accettare l'idea che eravamo un popolo inferiore. Fu solo quando la validità di quel concetto fu messa in questione che cominciarono i primi fermenti di rivolta e l'intera struttura del regime coloniale fu posta sotto attacco. Una volta, cartelli come GLI AFRICANI NON SONO AMMESSI o SOLO PER EUROPEI si potevano vedere in praticamente ogni parte d'Africa. Ora stanno scomparendo rapidamente, sebbene si vedano ancora ben visibili nella Repubblica del Sudafrica e nella Rhodesia Meridionale. Posso ben immaginare come reagirebbe un inglese se incappasse in cartelli che proclamano NON SONO AMMESSI I BRITANNICI in qualsiasi parte d'Europa o in anche uno solo stato dei nuovi Stati africani indipendenti. Gli africani però dovevano sopportare illimitatamente tale trattamento nella loro terra di nascita.
*È un fatto ormai assodato che le potenze coloniali stentino a cedere il controllo politico su qualsiasi loro territorio. Prima di andarsene, compiono sforzi sovrumani per suscitare scismi e rivalità che sperano di sfruttare una volta lontane. L'India, con la sua frattura in due parti distinte, il suo triste strascico di faziosità e conflitti religiosi, ne è l'esempio più lampante. Ma le divisioni interne in Birmania, Sri Lanka, Camerun, Vietnam, lo smembramento delle due federazioni dell'Africa occidentale francese e dell'Africa equatoriale francese in Stati separati della Comunità francese, sono tutti fatti che testimoniano eloquentemente la diffusione di questa politica del "dividi e regna". Lo stesso dicasi della divisione federale della Nigeria in tre Regioni, laddove l'amministrazione inglese si era impegnata in passato a dare una forma di governo unitaria al vasto agglomerato di popolazioni diverse.<br/>A uno sguardo superficiale, è difficile cogliere la strategia delle potenze coloniali. Non si rassegnano a ritirarsi dall'Africa, anche quando riconoscono che tentare di eludere la liquidazione totale e definitiva del sistema coloniale equivale a combattere una battaglia persa in partenza. Si comportano come se avessero ancora il diritto di intromettersi negli affari interni dei nuovi Stati emergenti e pretendono addirittura di stabilire cosa è giusto e cosa sbagliato nelle azioni che intraprendiamo. Osservate da vicino, queste manovre si rivelano una componente della strategia del "dividi e regna" condotta a distanza.
*I giorni del colonialismo in Africa sono contati, malgrado i rinforzi militari che il Portogallo ha frettolosamente inviato all'Angola, e le macchinazioni imperialiste e della [[Guerra Fredda]] nel Congo; nonostante le recenti repressioni dei movimenti nazionalisti in Rhodesia, l'estenuante imposizione dell'[[apartheid]] in Sudafrica, e le forsennate manovre del neocolonialismo in Africa. Prima o poi, ed io penso che sarà molto più presto di quanto il mondo si aspetti, tutti questi frenetici sforzi per salvare l'imperialismo in Africa saranno spazzati via nelle macerie della storia.
*Gli effetti sociali del colonialismo sono più insidiosi di quelli politici ed economici. Questo perchéPerché si radicanoinsinuano profondamente nellenella mentimente deldelle popolopersone e perciòsono ci vuolequindi più tempodifficili perda sradicarlisradicare. Gli europei ci relegaronohanno nellarelegati condizionein una posizione di subalterniinferiorità in ogni aspettoambito della nostra vita quotidiana. TantiMolti deldei nostronostri popologiunsero arrivarono al punto diad accettare l'idea che eravamofossimo un popolo inferiore. Fu solo quando la validitàlegittimità di quelquella concettoconcezione fu messa in questionediscussione che cominciaronosi iaccese primila fermentiscintilla didella rivolta e l'intera struttura del regimedomino coloniale fu postapresa sotto attaccod'assalto.<br>Ci Unafu volta,un cartelliperiodo comein GLIcui AFRICANIera NONpossibile SONOvedere AMMESSIcartelli oche SOLOrecavano PERscritto EUROPEI«ingresso sivietato potevanoagli vedereafricani» ino praticamente«riservato agli europei» quasi in ogni partepunto ddell'Africa. Ora stanno scomparendo rapidamente, sebbene si vedanosiano ancora benmolto visibilidiffusi nella Repubblica del Sudafrica e nella RhodesiaRodesia del MeridionaleSud. Posso benfacilmente immaginare comequale reagirebbesarebbe la reazione di un cittadino inglese se incappassesi introvasse cartellidi chefronte proclamanoun NONcartello SONOche AMMESSIintimasse I"vietato BRITANNICIl'ingresso ai britannici" in qualsiasiuna qualunque parte d'Europa, o in anche in uno solodegli statoStati deiafricani nuovidivenuti Statidi africanirecente indipendenti. GliDagli africani, peròtuttavia, dovevanoci sopportaresi illimitatamenteaspettava taleche sopportassero vita natural durante un simile trattamento nella loro terra diche li aveva visti nascitanascere.
*Il colonialismo e ile suoisue atteggiamentitendenze sono duri a morire, così come l'attitudinela allotendenza schiavismoall'asservimento, lai cui ereditàstrascichi dominacontinuano tuttoraa neiinfluenzare la comportamenticondotta indi certealcune partiaree dell'emisfero occidentale.
*La sete insaziabile di istruzione fra i bambini come fra gli adulti ricevé scarso incoraggiamento da parte delle potenze coloniali, e una delle peggiori eredità del colonialismo è stata l'assenza d'un corpo di tecnici e amministratori africani preparati.
*I giorni delIl colonialismo in Africa sonoha i giorni contati, malgradoa iprescindere dai rinforzi militari che il Portogallo ha frettolosamente inviato all'in fretta e furia in Angola, e ledalle macchinazionitrame imperialisteimperialistiche e della [[Guerra Fredda]]fredda nelin Congo;, nonostantea leprescindere recentidalla repressionirecente deirepressione movimentidel nazionalistimovimento nazionalista in RhodesiaRodesia, l'estenuantedalla logorante imposizione dell'[[apartheid]] in Sudafrica, e ledalle forsennateinstancabili manovre del neocolonialismo in Africa. Prima o poi, ed ioe pensoritengo che saràavverrà molto più prestoprima di quanto il mondo sinon aspetticreda, tutti questi frenetici sforzitentativi perdi salvare l'imperialismo in Africa sarannofiniranno spazzatinel vianovero nelledei maceriedetriti della storia.
*Le ragioni che indussero le nazioni europee a cercare colonie sono state spiegate, con diversa enfasi, da molti storici. La maggior parte sembra concordare sul fatto che le potenze coloniali erano guidate innanzitutto da considerazioni economiche, politiche e militari, probabilmente in quest'ordine. Anche se alcune single persone possono essere venute in Africa per motivi puramente altruisti, le idee generali della 'missione civilizzatrice' europea e del 'fardello dell'uomo bianco' sono state ampiamente abbandonate, anche dagli imperialisti più fanatici.
*LaIl setedesiderio insaziabileardente di istruzionestudiare fradiffuso sia tra i bambini comeche fratra gli adulti ricevéè scarsostato incoraggiamentoben dapoco parteincoraggiato delledalle potenze coloniali, e unauno delledei peggiori ereditàretaggi del colonialismo è stata l'assenza d'di un corpo di tecnici e amministratori africani preparati.
*Non conosco alcun caso in cui l'autogoverno sia stato offerto a un popolo coloniale e oppresso su un piatto d'argento.
*VotatoIl comemio sonoimpegno allanella totalecompleta distruzioneabolizione del colonialismo in tutteogni lesua sueforma sfumature,m'impedisce nondi sostengotollerare alcunqualsiasi governoGoverno coloniale, diquale qualunqueche tipo.sia Iil britannici,suo imodello. francesiInglesi, ifrancesi, portoghesi, i belgi, gli spagnoli, i tedeschi e gli, italiani, hannoognuno tutti,di loro a un certo punto, governatoha partidominato su una parte dell'Africa, o continuanocontinua a farlo. I loro metodi potrebberopossono essere stati differentidiversi, ma il'intento lorofu scopiil erano ugualimedesimo: arricchirsi aalle spese delle loro rispettive colonie.
*Quale incentivo aveva l'operaio africano sotto il dominio coloniale dal momento che i suoi sforzi servivano solo ad arricchire i non-africani?
*Le ragioni che indusserocondussero le nazioni europee a cercare delle colonie sono state spiegateillustrate, con diversa enfasi, da molti storici. La maggior parte di loro sembra concordare sul fatto che le potenze coloniali eranofurono guidatemosse innanzituttoprincipalmente da considerazioni economiche, politiche e militari, probabilmentepresumibilmente in quest'ordine. Anchedi sesuccessione. alcuneSebbene singlealcuni personesingoli possonoindividui esseregiunsero venuteforse in Africa perspinti motivida intenti puramente altruistialtruistici, lei ideeconcetti generali della '"missione civilizzatrice'" europeadell'Europa e del '"fardello dell'uomo bianco'" sono statestati ormai ampiamentelargamente abbandonateabbandonati, anche dagli imperialisti più fanaticiconvinti.
*Sotto il giogo coloniale, gli interessi monopolistici stranieri avevano organizzato la nostra intera economia a proprio vantaggio.
*Non conosco alcun caso in cui l'autogoverno sia stato offerto asu di un popolopiatto colonialed'argento ea oppressoun supopolo uncolonizzato piattoe d'argentooppresso.
*Sta diventando assiomatico che le potenze coloniali non rinunciano volontariamente al controllo politico di qualsiasi territorio. Prima di partire, fanno sforzi sovrumani per creare divisioni e rivalità che sperano di poter sfruttare quando se ne sono andati. L'India, con la sua divisione in due parti, lasciando la sua triste eredità di comunalismo e faide religiose, è il più lampante esempio. Ma gli scismi in Birmania, Ceylon, i Camerun, Vietnam, lo sgretolamento delle due federazioni nell'[[w:Africa Occidentale Francese|Africa Occidentale Francese]] e l'[[w:Africa equatoriale francese|Africa equatoriale francese]] in stati separati della comunità francese, rappresentano tutti un'eloquente testimonianza di questa vasta politica di «[[w:Dividi e domina|dividi e domina]]». Lo è anche la divisione federale della Nigeria in tre regioni, dove l'amministrazione britannica aveva in precedenza meticolosamente eretto una forma di governo unitario da una conglomerazione vasta di popoli diversi. È difficile capire i metodi delle potenze coloniale se considerati superficialmente. Non lasciano l'Africa in pace anche quando sanno benissimo che si stanno arrampicando sugli specchi nei loro tentativi di impedire la liquidazione totale e definitiva del sistema coloniale. Agiscono come se avessero ancora il diritto di ingerirsi negli affari interni degli stati appena emersi. Presumono perfino di imporre quali dei nostri atti siano giusti e quali sbagliati. Se scrutate attentamente, queste manovre si possono considerare parte della strategia di «dividi e domina» esercitata da lontano.
*Sotto il giogodominio coloniale, glii interessi monopolisticimonopoli stranieri avevano organizzatocompletamente piegato ai loro interessi la nostra intera economia a proprio vantaggio.
*Votato come sono alla totale distruzione del colonialismo in tutte le sue sfumature, non sostengo alcun governo coloniale di qualunque tipo. I britannici, i francesi, i portoghesi, i belgi, gli spagnoli, i tedeschi e gli italiani hanno tutti, a un certo punto, governato parti dell'Africa o continuano a farlo. I loro metodi potrebbero essere stati differenti, ma i loro scopi erano uguali: arricchirsi a spese delle loro colonie.
 
==Voci correlate==
*[[Impero]]