La Storia (cortometraggio): differenze tra le versioni

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'''''La Storia''''', film del 2000 girato in Corea del Sud, distribuito con il documentario ''[[Bruce Lee - La leggenda]]'' (2000)
==Frasi<ref name=frasiedialoghiLaStoria>Questo cortometraggio anche se è un anello mancante del film incompiuto [[The Game of Death]], e seppur distribuiti nello stesso DVD di [[Bruce Lee - La leggenda]] sono posti separatamente e quindi nel cortometraggio non ci sono frasi e dialoghi recitate nel 1972 ma soltanto alcuni frammenti di video senza audio del vecchio repertorio riscoperto</ref>==
{{cronologico}}
*Potremo non sapere mai come sarebbe stato [[The Game of Death]] se Bruce Lee fosse vissuto, ma sappiamo con estrema certezza l'idea che Lee aveva del film stesso mentre ne stava girando il finale. Secondo le 12 pagine della sinopsi<ref name=gameover!>In questo cortometraggio riproducendosi solamente le 12 pagine della sinopsi ritrovate da John Little che seppur abbia ricevuto molti elogi per avere riprodotto fedelmente quanto da lui ritrovato, ebbe anche molte critiche e perfino auguri di morte per avere trascurato altri dettagli del film incompiuto ''[[The Game of Death]]'', riscontrabili al di fuori della sinopsi, come riportato anche da [[Joe Kenney]] (autore del best-seller ''[[The American Sound]]''), durante un convegno a [[Dallas]], [[Texas]], dove stava promuovendo il suo libro su [[Bruce Lee]], ''[[Game Over!]]''. Il libro ruota attorno il film incompiuto di Bruce Lee, ''[[The Game of Death]]'', offrendo una nuova visione sui miti, dicerie e fatti che circondano il film. Venne intervistato da [[Mike Wilson]] dandogli anche il permesso di riprodurre quattro capitoli pieni, però si fece fare la foto a condizione di avere il volto coperto per nascondere la sua identità. da [http://www.cityonfire.com/game-of-death-game-over/ ''Cityonfire.com''].</ref>, il film ha inizio su un aereo portato da Hong Kong. Il personaggio interpretato da Bruce Lee si chiama Hai Tien, un campione di arti marziali mai sconfitto, ora in pensione. Ad accompagnarlo ci sono sua sorella e il suo fratellino. La famiglia si accinge a fare un giro del sud-est asiatico, quando in volo viene annunciata una sosta di un'ora in Corea. L'aereo attera e si avvicina a un'uscita dell'aeroporto Kimpo nella Corea del Sud. [...] Più tardi, nel giardino della casa del capo si stanno allenando tutti eccetto Hai Tien, ancora reticente e preoccupato per la sicurezza della sua famiglia. [...] Arrivato sulla zona, il gruppo deve aprirsi la strada combattendo dieci guardie, tutte cintura nera di Karate. Dopo avere sbaragliato i karateka, il gruppo si dirige verso la pagoda. Un uomo, il fabbro, apre la porta del tempio. I lottatori entrano per combattere, mentre il fabbro rimane di guardia fuori. E' nella pagoda che le battaglie epiche di The Game of Death dovevano svolgersi con ogni piano della pagoda difeso da un esperto lottatore. Al primo piano, sarebbe morto uno dei membri del gruppo. Al secondo piano, ''il piano della mantide religiosa'', il quartetto avrebbe perso un altro componente. Per fortuna, i cambattenti del terzo piano della pagoda fino all'ultimo, furono ripresi da Bruce Lee. Alla fine del film, un Hai Tien barcollante scende le scale della pagoda e lascia il villaggio. Anche se Bruce Lee non completò il finale in tutti i suoi dettagli, è evidente dai passaggi di scena che il capo sarà arrestato. Hai Tien, la sorella e il fratello saranno di nuovo insieme dopo essere tornati all'aeroporto coreano. La sinopsi spiegava perfettamente l'azione che sarebbe stata richiesta nel film, mentre la coreografia dei combattimenti serviva a comunicare il messaggio di Lee sulla liberazione di sè nelle arti marziali.('''Narratore''')
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