Kwame Nkrumah: differenze tra le versioni

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*C'è la tendenza di dimenticare che il processo che ha condotto il Regno Unito alla democrazia non è stato affatto pacifico. Sono passati poco più di tre secoli da quando tagliarono la testa a un re, fecero la loro rivoluzione borghese e proclamarono Cromwell loro dittatore. Ma i vincoli feudali non erano stati tutti spezzati e, a distanza di oltre due secoli, fu necessaria un'altra rivoluzione, con i suoi conseguenti contraccolpi sociali, per consolidare la base di quella democrazia parlamentare che oggi il popolo inglese considera erroneamente come un merito congenito al proprio carattere nazionale. Gli Stati americani combatterono una guerra civile più dura, il cui ricordo condiziona ancora oggi gli atteggiamenti e la mentalità, per vedere riconosciuta la propria unione. La loro Costituzione, fondata sull'affermazione dell'uguaglianza di tutti gli uomini, impiegò diversi anni per trovare un pieno consenso, e ancora oggi i suoi princìpi sono disattesi in molte parti del paese. L'America fatica ancora ad applicare i concetti essenziali della democrazia a tutti i suoi membri.<br>Le attuali condizioni del Ghana sono paragonabili a quelle che prevalsero in Inghilterra, Francia o America al tempo delle loro lotte per la conquista di una forma di governo libera, più che a quelle attualmente in vigore in quei paesi. Sarebbe più giusto, allora, domandarsi quale fosse la natura del regime cui sottostavano a quell'epoca, e stabilire le debite proporzioni della diffusione delle idee liberali nel mondo a partire da allora. La condizione economica del nostro popolo non è migliore di quella degli operai inglesi che vissero uno stadio di progresso sociale e politico simile al nostro; forse, sotto alcuni aspetti, un po' peggiore. I loro servizi sociali erano altrettanto primitivi, il livello dell'istruzione all'interno del paese altrettanto basso. Credo che nessuno possa negare che, in una situazione analoga alla nostra, il mantenimento della democrazia per le popolazioni europee e americane sarebbe stato un compito immane. Eppure è il compito che abbiamo affrontato in Ghana quando abbiamo ottenuto l'indipendenza. (pp. 122-123)
 
*In un paese appena uscitoemerso dal governodominio coloniale, ci sono molti malitorti cui porreda rimedioriparare, molti problemi da risolvere. AvremoPer bisognofar diloro fronte, servono tempo, di denaro eed di conoscenze specifiche peresperienza affrontarlicomprovata. La fine dell'amministrazione coloniale in Ghana, oltretutto, ci ha lasciati, inoltre,lasciò con un basso livello basso d'istruzione fratra la maggiormassa partedella delpopolazione nostroe popolo,senza e nessunun sistema d'istruzionescolastico universaleuniforme. UnUna talesocietà pubblicodi èquesto faciletipo cade facilmente preda perdei politici privi di scrupoli. ÈSi ricettivolascia agliincantare appellidalla demagogicidemagogia e prontamente sfruttabilemanipolare dall'eloquenza che eccitafa leappello alle emozioni invecepiù dellache dalla ragione. In questesimili condizioni, non fu difficile per l'opposizione scoprireindividuare terreni (motivi)in dicui malcontentocovava sul'insoddisfazione cuie piantarepiantarvi e innaffiarecoltivarvi i semi del risentimento e dell'amarezzadella rivendicazione. (pp. 131-132)
 
:''In a country just emerging from colonial rule, there are many ills to right, many problems to solve. Time and money and expert knowledge are required to deal with them. The end of the colonial administration in Ghana left us, moreover, with a low level of education among the bulk of our people, and no system of universal education. Such a public is easy prey for unscrupulous politicians. It is amenable to demagogic appeals and readily exploitable by eloquence that arouses the emotions rather than reason. It was not difficult for the opposition in these conditions to discover grounds of dissatisfaction in which to plant and water the seeds of resentment and grievance.'' (p. 72)
*Il Ghana, eranel ilbene centroe dinel tuttimale, gliera sguardi,al siacentro dell'attenzione di quellitutti. amichevoliNella chenostra deglicapitale ostili.era Lapresente la stampa deldi tutto il mondo erae, rappresentatase nellale nostrasfuggiva capitalequalcosa, el'opposizione ciòlo cheportava perdevaalla venivasua colmatoattenzione dall'opposizioneaccompagnando le notizie con le sue proprie spiegazioni. NessunaNessun occasionefatto, nessun evento era troppo insignificantepiccolo da sfruttarenon perpoter gettareessere discreditousato per screditare sia sulil Ghana che sulil governoGoverno diagli fronteocchi aldel mondo e per sminuireridurre l'alto prestigio che la nostra lotta e illa conseguimentoconquista della libertà avevaci guadagnatoavevano al Ghanaprocurato. Raramente,Di certosicuro, un'opposizionenon si è statavista tantospesso attivaun'opposizione nelcosì impegnata a sacrificare gli interessi del suo paese per servire i suoi propri scopi, così incurante di disgregazionedistruggere dell'essenzialela fondamentale unità nazionaledella nazione. (p. 132)
 
:''Ghana was the cynosure of all eyes, friendly and unfriendly. The world’s press was represented in our capital, and what they missed the opposition filled in for them with their own explanations. No occasion, no event, was too small to exploit in order to discredit both Ghana and the government before the world and reduce the high prestige which our struggle and attainment of freedom had won for Ghana. Not often, surely, has an opposition been so active in sacrificing the interests of its country to serve its own ends in disrupting the essential national unity.'' (p. 73)
*Durante la lotta per l'indipendenza avevamo enfatizzato il bisogno dell'unità nazionale per ottenere la libertà, e per le enormi responsabilità dell'indipendenza che sarebbero seguite. Esse esigono uno sforzo supremo da parte d'ogni cittadino. Come poteva il nostro popolo fare la sua parte con zelo e dedizione quando gli veniva inculcato incessantemente che il suo governo era privo di scrupoli, incompetente e corrotto; che i suoi leader erano venali e assetati di potere, e che lo sforzo nazionale fu invocato non per la gloria più grande del Ghana ma per la gloria personale di Kwame Nkrumah? Questa non era libertà d'espressione. Era irresponsabile abuso, che, se lasciato continuare incontrollato, avrebbe minato il nostro stato, la nostra indipendenza e la fiducia che il popolo aveva in se stesso e nelle sue capacità.
:''During the struggle for independence we had emphasized the need for national unity for the attainment of freedom, and for the enormous responsibilities of statehood that would follow. These call for a supreme effort on the part of every citizen. How could our people pull their weight with zeal and dedication when it was ceaselessly being drummed into them that their government was unscrupulous, inept and corrupt; that their leaders were venal and power-thirsty, and that the national effort was invoked, not for the greater glory of Ghana but for the personal glory of Kwame Nkrumah? This was not freedom of expression. This was irresponsible licence, and if allowed to continue unbridled, it could have undermined our state, our independence and the people’s faith in themselves and their capacities.'' (p. 76)