Fidia: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni su Fidia: Becatti: Fidia e il Partenone
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*Non c'è niente di essenziale da trovare nell'arte dopo Fidia e dopo Raffaello, ma c'è sempre da fare, anche dopo di loro, per mantenere il culto del vero e per perpetuare la tradizione del bello. ([[Jean-Auguste-Dominique Ingres]])
*Qualcosa, nel suo carattere, doveva farne un nemico degli uomini, visto che nessuno lo amava. Eppure egli non fu soltanto un grande scultore, ma anche un grandissimo maestro, che, oltre ad aver creato uno stile, ne fece anche una scuola, trasmettendone le regole ad allievi come Agoracrito e Alcamene, continuatori del «classico». ([[Indro Montanelli]])
*Tutto un mondo di {{sic|dèi}}, di eroi e di uomini in una visione cosmica del mito e in una divinizzazione della realtà era stato suscitato {{nel Partenone}} dalla fantasia creatrice di questo demiurgo, padrone di tutte le tecniche, in una forma che era la più elevata e perfetta attuazione dell'ideale classico, operando quasi animato da un divino entusiasmo. ([[Giovanni Becatti]])
*Vi sono due tendenze {{NDR|nell'arte greca}}, quella di generalizzare l'individuo e questa fu di [[Mirone]] e della sua scuola, e l'altra di individualizzare ancora più le divinità, e questa fu di Fidia e della sua scuola. ([[Ettore De Ruggiero]])