Giovanni Becatti: differenze tra le versioni

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Bibliografia
le copie dele sculture originali: fredde e accademiche
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==[[Incipit]] di ''Scultura greca dalle origini al quinto secolo''==
Con la perdita totale della grande pittura le opere di scultura sono quelle che comunemente si richiamano a rappresentare l'arte greca, sicché l'immagine che di essa si è generalizzata si fonda sostanzialmente su queste creazioni plastiche, rimanendo meno noti e familiari i prodotti della ceramica, della toreutica, della coroplastica, dell'oreficeria, della glittica, della monetazione.
 
==Citazioni==
Le copie {{NDR|delle sculture originali perdute}} hanno contribuito a darci un'immagine un po' fredda e accademica della plastica greca, mancando in esse sia la vibrazione e la vitalità dell'originale, perdute attraverso l'opera meccanica e di mestiere del copista e il gusto classicistico del periodo romano, sia la velatura di colore che ravviva i marmi originali e che, dalla vivace policromia che intimamente sosteneva e sottolineava l'effetto plastico delle sculture arcaiche, si era trasformata in una più contenuta ''gànosis'' nel periodo classico ed ellenistico (pp. 8-9)
 
==Bibliografia==