Rudolf Wittkower: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*L'arte di [[Carlo Saraceni]] fu in larga misura determinata dai suoi contatti con il tedesco Elsheimer, alla cui ristretta cerchia egli appartenne poco dopo il suo arrivo a Roma, forse già fin dal 1598. I loro quadri sono talvolta così intimamente legati che la linea divisoria fra di loro non si vede facilmente. Elsheimer esprimeva il suo poetico modo microcosmico di vedere il mondo in formato miniatura. Saraceni, pur accettando lo stile da miniatura (e anche la tecnica del pennello di rame) attenuò questa magia nordica e impresse ai suoi quadri uno stile quasi giorgionesco che rivelava la sua formazione veneziana. (cap. 4, p. 129)
*L'anno 1603 deve essere considerato una svolta nella carriera del [[Carlo Maderno|Maderno]]: fu nominato «Architetto di San Pietro» e finì la facciata di Santa Susanna. Per i «cognoscenti» questa facciata deve essere stata una rivelazione, proprio come la Galleria Farnese di Annibale Carracci o i quadri religiosi del Caravaggio. Infatti, con questo unico lavoro, la più rilevante esecuzione del Maderno, l'architettura si mise al passo con gli avvenimenti rivoluzionari nella pittura. (cap. 6, pp. 189-190)
*Quando il Maderno morì aveva indirizzato l'architettura a Roma su strade completamente nuove. Egli aveva ripudiato d'autorità il facile manierismo accademico che era appartenuto alle sue prime impressioni romane, e, per quanto non rivoluzionario come il [[Francesco Borromini|Borromini]], egli lasciò dietro di sé, in gran parte guidato da Michelangelo, opere monumentali di tale solidità, serietà e importanza che fu ugualmente rispettato dai suoi grandi rivali [[Gian Lorenzo Bernini|Bernini]] e Borromini. (cap. 6, p. 195)