Marsilio Ficino: differenze tra le versioni

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*Ti saluta il tuo Alessandro Filicario, uomo tanto saggio quanto caro a noi, dunque carissimo.
:''Salutat Alexander Filicarius tuus, vir quantum probus tantum nobis carus, ergo carissimus.'' (lettera a [[Lorenzo de' Medici]] del 13 gennaio 1474 dalla raccolta ''Lettere'', vol I, Firenze 1977, p. XXII)
*Il vero [[Amore]] non è altro che un certo sforzo di volare a la divina bellezza, desto in noi dallo aspetto della corporale bellezza. (da ''Sopra lo Amore'', orazione VII, cap. XV, p. 157)
*L'Anima è connessa in modo eguale a tutte le cose, anche a quelle che sono a grande distanza le une dalle altre, in quanto esse non sono distanti da lei. Oltre al fatto che l'[[Anima del Mondo]] da un lato si conforma al divino e dall'altro al transeunte, e si lascia attrarre da entrambi in virtù del desiderio, essa è interamente e simultaneamente in ogni luogo.<ref>Da ''Come ricevere vita dal cielo'' ("''De vita coelitus comparanda''"), traduzione e commento di Giacomo Albano, edizioni Lulu, 2014, p. 23.</ref>
*La natura della bellezza non può essere corpo. Perché se ella fusse corpo non converrebbe alle virtù dell'animo che sono incorporali.<br />... concludiamo brevemente che la [[Bellezza]] è una grazia, vivace e spirituale, la quale per il raggio divino prima si infonde negli Angeli, poi nelle anime degli uomini, dopo nelle figure e voci corporali... (dal ''Trattato dell'amore'')
*Qualsiasi oggetto materiale, quando venga posto in contatto con le cose superiori... è colpito immediatamente da un influsso celeste tramite quel potentissimo agente, di meravigliosa forza Vitale, che è ovunque presente... come uno specchio riflette un volto, o Eco il suono di una voce, Di ciò fornisce un esempio [[Plotino]] quando, imitando [[Mercurio (divinità)|Mercurio]], afferma che gli antichi sacerdoti, o [[Magi]], solevano introdurre qualcosa di divino e di mirabile nelle loro statue e nei loro sacrifici. Egli [Plotino] sostiene, concordando con [[Ermete Trismegisto|Trismegisto]], che essi non vi introducevano spiriti separati dalla materia [e cioè demoni], ma ''mundana numina'', come ho già detto all'inizio, conformemente all'opinione di [[Sinesio]]... (''De vita coelitus comparanda'') <ref>Yates p.74</ref>
*{{NDR|In merito all'inconoscibilità di Dio}} Queste misteriose affermazioni di [[Dionigi l'Areopagita|Dionigi]] sono confermate da [[Ermete Trismegisto]] il quale dice che Dio è nulla e che nello stesso tempo egli è tutto, che Dio non ha alcun nome e purtuttavia ha ogni nome possibile. <ref>Yates p.139-140</ref>
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*Tutta a potenza della [[magia]] consiste nell'amore. L'opera della magia è una certa attrazione d'una cosa verso l'altra, per affinità naturale. Tutte le parti di questo mondo dipendono, come le catene dell'essere, da un amore e sono legate da un nesso naturale [...] questa è l'autentica magia. (da ''Simposio''<ref>Citato in [[Marie-Louise von Franz]], ''Psiche e materia'', Bollati Boringheri, p. 149. ISBN 978-88-339-0712-3</ref>)
 
==''Sopra lo Amoreamore''==
*{{NDR|L'[[amore]]}} desta le cose che dormono: le tenebrose illumina: dà vita alle cose morte: forma le non formate: e dà perfezione alle imperfette. (I, II; p. 23)
*[…] la natura della [[Bellezza]] non può essere corpo. Perché se ella fusse corpo, non converrebbe alle virtù dell'animo, che sono incorporali. (V, III; p. 71)
*Ma acciò che il nostro sermone non trapassi molto il proposito suo, conchiudiamo brevemente per le sopra dette cose la Bellezza essere una certa grazia, vivace e spirituale. La quale per il raggio divino prima si infonde negli Angeli, poi nelle Anime degli uomini, dopo questi nelle figure, e voci corporali, e questa grazia per mezzo della ragione e del vedere e dello udire muove e diletta lo animo nostro: e nel dilettare rapisce: e nel rapire d'ardente amore infiamma. (V, VI; p. 80)
*Il vero [[Amore]] non è altro che un certo sforzo di volare a la divina bellezza, desto in noi dallo aspetto della corporale bellezza. (da ''Sopra lo Amore'', orazione VII, cap. XV,; p. 157)
*La [[giovinezza|giovanezza]] essendo a la voluttà inclinata non si piglia se non con l'esca del piacere: perché fugge i rigidi [[maestro|maestri]]. (VII, XVI; p. 159)
 
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==Bibliografia==
*Marsilio Ficino, ''Sopra lo Amoreamore {{small|ovvero Convito di Platone}}'', a cura di Giuseppe Rensi, SE, Milano, 2003. ISBN 88-7710-570-4
* [[Frances Yates|Frances A. Yates]], ''Giordano Bruno e la tradizione ermetica'', Laterza. ISBN 978-88-420-9239-1
 
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Ficino, Marsilio}}
[[Categoria:Filosofi italiani]]
[[Categoria:Neoplatonici]]
[[Categoria:Umanisti italiani]]