Caitlin Moran: differenze tra le versioni

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Citazioni dal libro (in progress)
Citazioni dal libro (in progress)
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* Ma la lotta contro se stesse presenta un problema intrinseco: anche quando si ha l'impressione di vincere, in realtà si perde. A un certo punto, sfregiate ed esauste, dobbiamo accettare che si deve diventare [[donna|donne]], e che si ''è'' donne, pena la morte. È questa la bruta verità dell'[[adolescenza]]: spesso è una lunga e crudele guerra di logoramento. Queste ragazze che si autoflagellano, con le braccia e le cosce intarsiate di tagli da rasoio, vogliono dimostrare a se stesse che vedono il loro corpo come un campo di battaglia. A chi non ha il fegato di usare un rasoio basterà un tatuaggio, o anche solo il colpo secco della pistola per forare le orecchie nei negozi di bigiotteria. Avrà marchiato il suo corpo per gridare al mondo che appartiene a se stessa, per ricordare il punto in cui trova: dentro se stessa. Da qualche parte dentro se stessa. (pp. 10-11)
* La storia, infatti, offre esempi di donne che, a dispetto di ogni previsione, sono riuscite a essere tali, ma scendendo a compromessi o vivendo una vita infelice e irta di difficoltà che le ha portate alla rovina per colpa di una società sbagliata. Mostrare a una ragazza modelli di pioniere come [[Sylvia Plath]], [[Dorothy Parker]], [[Frida Kahlo]], [[Cleopatra]], Budicca, [[Giovanna d'Arco]] spesso significa indicarle donne che alla fine sono state costrette a soccombere. I trionfi più agognati rischiano di essere completamente rinnegati in un clima in cui gli altri li considerino minacciosi, sbagliati, ineleganti o (il peggio del peggio per un'adolescente) «da sfigate». Sono poche le ragazze disposte a scegliere di difendere ciò che è giusto, fino in fondo, sapendo che però rimarranno sole. (p. 11)
* Ecco la cosa fantastica di una politica di tolleranza zero applicata alle «Stronzate Patriarcali»: nel XXI secolo non abbiamo bisogno di organizzare cortei contro le modelle taglia 36, una pornografia ridicola, i locali di lap dance e il Botox. Non dobbiamo andare sulle barricate o fare gli scioperi della fame, non dobbiamo gettarci sotto cavalli in corsa (come fece la suffragetta Emily Davison nel 1913). Dobbiamo guardare in faccia queste realtà per un minuto e iniziare a ridere a crepapelle; quando ridiamo siamo bellissime e alla gente piace vederci fare delle grasse risate. (p. 14)
 
* L'immaginario sessuale dell'adolescenza è il più potente che ci sia e determinerà i vostri desideri per il resto della vita. L'immagine di un bacio su una pancia nuda a quell'età vale milioni di scene di fisting a trent'anni. (p. 36)
* «Là!» indica mia madre. Tutto il divano si sporge per vedere. «Sì, sono DECISAMENTE peli! E anche le tue gambotte iniziano a metter su pelo... stai crescendo, stai diventando una ''signora''!»<br>Il modo in cui mia mamma dice queste cose mi fa pensare che diventare una signora sia la cosa peggiore che possa capitare a una ragazzina di tredici anni; in più sembra pure che la colpa sia mia. (p. 41)
* Oggi credo siano soltanto quattro le cose che una donna adulta e moderna debba possedere: un paio di scarpe gialle (stranamente vanno con tutto), un amico che venga al posto di polizia a pagarti la cauzione alle quattro di mattina, la ricetta di una torta a prova di bomba e una vulva come Dio comanda. Una patatona pelosa, una bernarda barbuta che per la sua proprietaria, quando si mette comodamente seduta ''en deshabillé'', sia come una scimmietta addomesticata in grembo che si possa mandare a borseggiare i vicini in caso di bisogno (un po' come quella dei ''[[I predatori dell'Arca perduta|Predatori dell'arca perduta]]''). (p. 46)