Ryszard Kapuściński: differenze tra le versioni

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*Non so come sia cominciata questa guerra. È passato tanto di quel tempo! Una mucca rubata ai dinka dai soldati dell'esercito governativo, che poi i dinka si sono ripresi, provocando una sparatoria e dei morti? Più o meno le cose saranno andate così. Naturalmente la mucca non era che un pretesto: i signori arabi di Khartoum non potevano tollerare che pastori del sud godessero dei loro stessi diritti. La gente del sud non voleva che il Sudan indipendente fosse governato dai figli dei mercanti di schiavi. Il sud voleva la secessione, uno stato proprio. Il nord decise di distruggere i ribelli. Comciarono i massacri. Si dice che finora la guerra abbia causato un milione e mezzo di vittime. (p. 173)
*[[Menghistu Hailè Mariàm|Menghistu]] lavorava giorno e notte. I beni materiali non gli interessavano, voleva solo il potere assoluto. Gli bastava regnare. (p. 193)
*{{NDR|Su [[William Tubman]]}} Era un signore piccolo, minuto, gioviale, sempre con un sigaro tra le labbra. Alle domande imbarazzanti rispondeva con un lungo e sonoro scoppi di risa, seguito da un attacco di rumoroso singhiozzo, seguito a sua volta da una crisi di soffocazione accompagnata da sibili. Sussultava, strabuzzava gli occhi pieni di lacrime. Spaventato e confuso, l'interlocutore taceva, senza osare insistere. Poi Tubman si scuoteva la cenere dal vestito e, ormai calmo, tornava a nascondersi in una fitta nuvola di fumo di sigaro. (p. 210)
*Appena uno stato africano comincia a vacillare, possiamo stare certi che ben presto appariranno i ''warlords''. In Angola, in Sudan, in Somalia, nel Ciad: sono ovunque, spadroneggiano ovunque. Che cosa fa un ''warlord''? In teoria combatte contro altri ''warlords''. Ma non è sempre così. Il più delle volte il signore della guerra depreda la popolazione inerme del proprio paese. Il ''warlord'' è l'esatto contrario di Robin Hood. Robin Hood toglieva ai ricchi per dare ai poveri. Il ''warlord'' toglie ai poveri per arricchirsi e nutrire la sua banda. Ci troviamo in un mondo dove la miseria condanna gli uni a morte e trasforma gli altri in mostri. I primi sono le vittime, i secondi i carnefici. Non ci sono vie di mezzo. (p. 221)
*L'Etiopia è un paese dalla superficie pari a quelle di Francia, Germania e Polonia messe insieme. In Etiopia abitano più di sessanta milioni di persone, che tra qualche anno saranno più di sessanta milioni, tra qualche decina più di ottanta ecc. ecc.</br>Forse, allora, qualcuno aprirà una libreria? Almeno una? (p. 195)