Plinio Corrêa de Oliveira: differenze tra le versioni

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ortografia
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*Più che un perdono da riconquistare, è il [[perdono]] che ci riconquista. (p. 61)
*Ciò che l'uomo ha di più nobile è il ''grido dell'[[assoluto]]''. (p. 134)
*"Voglio di più, voglio di più, voglio di più!", è il continuo anelito dell'anima cattolica. Non solo voglio di più, ma voglio tutto. E perché voglio tutto, non lo trovo in nessuna cosa, ma la mia ragione mi dimostra che esso esiste al di là e in modo infinito. Ecco la possibilità di godere le cose in modo non frustantefrustrante! Infatti, esse dapprima ci piacciono, ma poi deludono. Nondimeno, esse contengono un annuncio, una promessa e una pregustazione; allora sì che riusciamo a vivere. (p. 144)
*Il fatto che esistano nel mondo cose belle, nobili, elevate, armoniche ed ordinate, dimostra che c'è qualcosa di più elevato; dimostra l'esistenza di Dio. (p. 148)
*Ogni uomo è in qualcosa diverso dagli altri. Un'anima che si è salvata, in qualcosa dà gloria a Dio come nessun'altra la darà, né prima, né durante, né dopo la vita di costui. Ogni uomo è capace di adorare Dio nel modo in cui solo lui Lo adorerebbe, di compiere gli altri atti classici di culto – ringraziamento, riparazione e petizione – come solo lui li farebbe. (p. 149)