Salomon Reinach: differenze tra le versioni

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'''Salomon Reinach''' (1858 – 1932), archeologo e storico francese, specialista di storia delle religioni.
 
==''Apollo. {{small|Storia generale delle arti plastiche}}''==
==Citazioni di Salomon Reinach==
*[[Giovanni Bellini]], che visse circa 86 anni (1430?–1516), ha percorso tante diverse tappe che lo si direbbe una scuola di pittura piuttosto che un pittore. Le sue prime opere sono ancora fine ed aride, prossime al Mantegna, non scevre di durezze e bizzarrie di disegno; le composizioni della sua età matura sono capolavori, cui quasi nulla manca, nemmeno un riflesso della tavolozza di Giorgione, suo allievo, morto sei anni prima di lui. Questo grande artista, maestro di moltissimi allievi, ha percorso durante una laboriosa esistenza tutta la via che conduce dal Mantegna a Tiziano. Una sola cosa gli fece difetto: la dote o il gusto di rappresentare il movimento.<ref>da ''[https://archive.org/details/apollostoriagen00reingoog/page/n10 Apollo. {{small|Storia generale delle arti plastiche}}]'', seconda edizione italiana sulla terza francese, Istituto italiano d'arti grafiche Editore, Bergamo, 1906, (pp. 171-172.</ref>)
*I {{sic|[[Preraffaelliti|prerafaeliti]]}} vedevano in [[Raffaello Sanzio|Raffaello]] un apostata dell'Ideale ed un apostolo del ''savoir faire''; prendevano ad esempio il Botticelli e il Mantegna. Ma non erano volgari «impiastricciatori». Il carattere saliente della loro scuola è l'intellettualismo, il disdegno dell'arte per l'arte; vogliono narrare ed insegnare, commuovere l'anima delle folle, scendere tra il popolo e convertirlo alla bellezza.<ref>da ''Apollo'', (pp. 322-323.</ref>)
*Emergeva però su tutti {{NDR|i pittori giunti a Roma per lo studio dei modelli antichi}} [[Vincenzo Camuccini]], natovi nel 1775. Egli seguì le idee di David, ma curò anche lo studio dei maestri italiani del Rinascimento o, meglio, di Raffaello, con poco vantaggio del suo colorito. Era un facile disegnatore ed un rapido esecutore, ma di poca ispirazione e di nessuna originalità. Perciò, forse, i suoi ritratti sono oggi più apprezzati che le sue grandi composizioni d'argomento romano o del periodo eroico del cristianesimo. In tutte accatastò reminiscenze di sculture antiche e di pitture cinquecentistiche, con così poca fusione, che Pierre Guérin disse: «S'è nutrito di Raffaello e degli antichi, ma non li ha digeriti!...».<ref>da ''Apollo'', (p. 338.</ref>)
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*Salomom Reinach, ''[https://archive.org/details/apollostoriagen00reingoog/page/n10 Apollo. {{small|Storia generale delle arti plastiche}}]'', seconda edizione italiana sulla terza francese, Istituto italiano d'arti grafiche Editore, Bergamo, 1906.
 
 
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Reinach, Salomon}}
[[Categoria:Archeologi francesi]]