Francis Scott Fitzgerald: differenze tra le versioni

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*Non chiamarmi [[moglie]]. Sono la tua amante. Moglie è una parola così brutta. La tua "amante fissa" è così tangibile e piacevole... (Gloria: 1987, p. 171)
*L'[[intelligenza]] è poco più di un doppio decimetro col quale vengono misurate le opere infinite delle circostanze. (1987, p. 250)
*Le cose diventano più dolci quando sono perdute. Lo so: perché una volta volevo qualcosa e l'ho ottenuta. È stata la sola cosa che abbia mai voluto davvero, Dot.E quando l'ho ottenuta mi si è ridotta in polvere fra le mani. (Anthony: Mondadori, 2012, p. 277)
*E questo mi ha insegnato che non si può avere niente, non si può avere assolutamente niente. Perché il desiderio inganna.È come un raggio di sole che guizza qua e là in una stanza. Si ferma e illumina un oggetto insignificante, e noi poveri sciocchi cerchiamo di afferrarlo: ma quando lo afferriamo il sole si sposta su qualcos'altro e la parte insignificante resta, ma lo splendore che l'ha resa desiderabile è scomparso.. (Anthony: Mondadori, 2012, p. 278)
*C'era una certa benignità nell'[[ubriachezza]]: c'era quell'indescrivibile splendore che essa recava, simile ai ricordi di serate effimere e svanite. (1987, p. 378)
*Il vincitore appartiene alle spoglie. (2006)