Millennium - Uomini che odiano le donne: differenze tra le versioni

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*Allora, cosa vuoi sapere? Sei un giornalista, fammi delle domande... che faccio con le ragazze? È una bella domanda. Be', prima faccio come ora: seduti, rilassati, un bel drink. Mi piace questa parte. Fare due chiacchiere sapendo entrambi che uno dei due sta per morire. E poi dopo mi sbarazzo di loro, in alto mare. Non come mio padre, che le lasciava ovunque, sparse, come trofei. Non è una cosa da fare secondo me. Lui era chiassoso, in tutti i sensi. Ha avuto quel che meritava. Non si può essere pressapochisti come lui, non si può abusare del bere come lui. Ci vuole disciplina. È una scienza fatta di mille dettagli: il piano, l'esecuzione e la pulizia. Non c'è bisogno che te lo dica ma tra un po' sarai sparso dappertutto. Vediamo se sai rispondermi... perché non ci fidiamo del nostro istinto? Si sente se qualcosa non va, ad esempio qualcuno che ti cammina troppo vicino. Tu sapevi che non andava qualcosa, ma sei tornato in questa casa. Ti ho obbligato? Trascinato? No. Non ho fatto altro che... offrirti un drink. È assurdo pensare che la paura di offendere sia più forte della paura di soffrire, ma assurdo o no è così. E vengono tutte spontaneamente. Ed eccole lì, sanno già che è finita, come te ora, ma in qualche modo pensano ancora di avere una chance. Forse se dico la cosa giusta... se mi mostro educata... se piango... se imploro... e quando vedo la speranza dileguarsi dalle loro facce come te ora sai come mi sento? Arrapato. Non siamo tanto diversi tu ed io: abbiamo impulsi. Solo, per soddisfare i miei, ci vogliono più asciugamani. ('''Martin Vanger''')
 
*Qui non avevo mai tenuto un uomo...non ho mai toccato un uomo, a parte mio padre. Era nostro dovere...di Harriet e mio... ('''Martin Vanger''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
 
==Dialoghi==