George Eliot: differenze tra le versioni
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*Un tessitore che trova parole ardue nel suo libro degli inni non conosce astrazioni; è come il bambino che non sa cosa sia l'amore materno ma riconosce un viso, un grembo dove si rifugia e si consola. (cap. 2, p. 22)
*Le sofferenze acute e varie che nascono dalla sensibilità che accompagna una elevata cultura, sono forse meno degne di pietà di quella cupa privazione di ogni consolazione intellettuale, che obbliga le menti rozze a trovarsi costantemente a tu per tu con i propri dispiaceri e le proprie pene. (cap. 3, pp. 37–38)
*Il senso della propria [[sicurezza]] nasce più sovente dall'[[abitudine]] che da una precisa convinzione; ecco perché sussiste dopo le che le condizioni si sono talmente modificate, che ci sarebbe ragione di
*[...] vi sono sempre due opinioni: quella che un uomo ha di se stesso e quella che gli altri hanno di lui. Ci sarebbero due opinioni su di una campana fessa, se la campana potesse udirsi. (cap. 6, p. 58)
*Suppongo che una delle ragioni per le quali riusciamo molto raramente a consolare il nostro prossimo, sia quella che il nostro buon volere non sa tradursi in parole. Possiamo mandare doni e aiuti senza dar loro il sapore del nostro egoismo; ma la parola è come un torrente che conserva le tracce del terreno impuro che ha attraversato. (cap. 10, p. 91)
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