C'era una volta in America: differenze tra le versioni

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==Frasi==
{{cronologico}}
*{{NDR|Nel 1920}} Oh... ('''Sicario Italiano''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
 
*{{NDR|Nel 1920}} {{Ancora|Scarafaggio|Fat, passa la creolina nel cesso: ci ho visto uno scarafaggio!}} ('''Deborah''') {{NDR|al fratello Moe; riferita a Noodles che la stava spiando dal bagno}}
 
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*{{NDR|Nel 1920}} {{Ancora|Inciampato|Noodles, sono inciampa...}}<ref name=ridoppiaggio/> ('''Dominic''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]] dopo essere stato ferito a morte da Bugsy}}
 
*{{NDR|Nel 1920}} Ah ah! ('''Bugsy''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
 
*{{NDR|Nel 1968}} A eterna memoria resse l'amico fraterno David Aaronson. "Noodles" 1967.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Noodles''') {{NDR|leggendo una targa commemorativa nella cappella dove sono sepolti gli amici Max, Patsy e Cockeye}}
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*{{NDR|Nel 1932}} 'A vita è cchiù strana dâ merda! È 'na cazzata! Nun ne vale la pena. Conosco un assicuratore, ebreo pure lui, si chiamma Elia. Mi ha appiccicato tutte le polizze del mondo, tutte le polizze, dojemila: cane, casa, moglie, vita, tutto. Una sera stavo a bere coi ragazzi, e arriva lui con la moglie, un'assatanata con un dio 'e culo che lavora per un gioielliere. E lui sempre con la smania di assicurare. Strizzo l'occhio ai ragazzi e gli dico: «la più seria polizza che ci vorrebbe non me l'hai neanche proposta.» «Quale Joe?» «Chella dô cazzo!» {{NDR|tutti ridono}} «Tu famme 'na polizza che quanno nun me funziona io piglio l'indennizzo e ti faccio subito l'assegno.» [...] Ci pensa e dice: «io non so se... se le condizioni di "{{sic|attuarialietà}}" che sacc' io l'ha prevista ma si può fare una polizza, però ci vorrà la garanzia ca tu ora stai in salute.» «E questo è semplice» dico. «Ecco lascia a lei con me, poi dopo torna e vedi si sta aritto, si sta aritto già sto in buona salute.» Chillo fessa 'a lascia, 'a chiavo e lei non solo ci gode ma fotte e parla, parla e fotte e mi dice che il suo padrone, il gioielliere spedisce tutte le pietre in Olanda. E addo' e tene astipate 'ste prete? In uno scomparto della cassaforte, tutto qua. E che vuo' cchiù 'a Dio? Ma la cosa cchiù bella è che non ho neanche pagato la prima rata sulla mia assicurazione dô cazzo.<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|ridendo}} ('''Joe''')
 
*{{NDR|Nel 1932}} Figli di puttana! ('''Scagnozzo di Joe''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
 
*{{NDR|Nel 1933}} È un brutto reato la [[diffamazione]], specie se viene da un cronista di merda.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Vincent Aiello''')
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*{{NDR|Nel 1933}} Per non impazzire dovevi non pensare che fuori c'era il mondo, proprio non pensarci. Dovevi dimenticarlo. Eppure, sai, gli anni passavano, sembrava che volassero. Strano ma è così quando non fai niente. Ma due cose non riuscivo a togliermi dalla mente: la prima era Dominic, quando prima di morire mi disse "Sono inciampato".<ref>{{cfr}} [[#Inciampato|ultime parole di Dominic]].</ref> E l'altra eri tu. Tu che mi leggevi il ''Cantico dei Cantici'', ricordi? «''Oh figlia di principe | quanto sono belli i tuoi piedi nei sandali''». Lo sai che leggevo la Bibbia tutte le sere? E tutte le sere io pensavo a te. «''Il tuo ombelico è una coppa rotonda | dove non manca mai il vino. | Il tuo ventre un mucchio di grano circondato da gigli. | Le tue mammelle sono grappoli d'uva. | Il tuo respiro ha il profumo delicato delle mele.''»<ref>{{cfr}} ''[[Cantico dei cantici]]'', 7, 2 – 3 e 8 – 9 «''Come son belli i tuoi piedi | nei sandali, figlia di principe! | Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, | opera di mani d'artista. || Il tuo ombelico è una coppa rotonda | che non manca mai di vino drogato. | Il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato da gigli.'' [...] ''La tua statura rassomiglia a una palma | e i tuoi seni ai grappoli. || Ho detto: "Salirò sulla palma, | coglierò i grappoli di datteri; | mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva | e il profumo del tuo respiro come di pomi".''»</ref> Nessuno t'amerà mai come t'ho amato io. C'erano momenti disperati che non ne potevo più e allora pensavo a te e mi dicevo: "Deborah esiste, è la fuori, esiste!" E con quello superavo tutto. Capisci ora cosa sei per me?<ref name=ridoppiaggio/> ('''Noodles''') {{NDR|a Deborah}}
 
*{{NDR|Nel 1933}} Che diavolo... ('''Chicken Joe''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}
 
*{{NDR|Nel 1933}} Signore e signori, io brindo alla morte di questo locale, il Fat Moe's anche perché qui a bere legalmente non ci verrà più nessuno.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''')