Salvatore Di Giacomo: differenze tra le versioni

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Citazioni.
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*{{NDR|Il Real Albergo dei Poveri}} [...] un edifizio concepito con romana grandiosità, cinto di mura spesse e gigantesche, fabbricato, come una piccola città chiusa, a un lembo estremo dell'immensa Napoli {{sic|romorosa}}. (da ''L'Albergo dei Poveri'', p. 389)
*{{NDR|Il Real Albergo dei Poveri}} Parecchie volte, sullo scorcio del decimottavo e al principio di questo secol nostro, è sembrato che fosse per esser travolto nella generale disgrazia delle cose e degli uomini fin l'{{sic|instituto}} che il vittorioso di Velletri pose al rezzo del Poggio Reale, quasi a memoria del suo recente trionfo. Tuttavia, come a poche opere veramente e profondamente buone è avverso il destino, l'Albergo si tenne in piedi, se non illeso non in tutto inquinato. Gli ultimi anni di questo secolo esso attraversa con fortuna prosperante, animata dal soffio delle idee nuove. A mano amano, non rimutando, ma ben accrescendo e allargando le antiche discipline e adattandole ai bisogni e alla civiltà dell'oggi, l'ospizio troverà, forse, disadatta l'umiltà del suo nome. (da ''L'Albergo dei Poveri'', p. 389-390)
*{{NDR|Il Real Albergo dei Poveri}} In una delle sale più vaste del pianterreno è la scuola di disegno ornamentale e di plastica. La frequentano ogni giorno, nelle ore pomeridiane, moltissimi alunni e dà risultati assai soddisfacenti. Allo stesso pianterreno hanno posto tutte le altre scuole officine. Una scuola d'intaglio e d'ebanisteria artistica è diretta dal Caponetti, noto anche come bronzista. È stato da quest'illustre officina che sono usciti, opere d'eleganza e di intaglio perfette, i mobili che la [[Elisabetta di Baviera|Imperatrice d'Austria]] fece costruire per la sua villa a [[Corfù]]. I bronzi decorativi del mobilio, un gran numero di lampadari, la balaustra della scala maggiore dell<nowiki>'</nowiki>''[[w:Achilleion|Achilleion]]'', su disegni del Caponetti, sono pur lavori delle officine dell'Albergo de' Poveri. Quella de' ''bronzi artistici'', alla quale è annessa una fonderia, è diretta da Gennaro Chiurazzi. È tra le più frequentate dagli alunni, che vi trovan sempre da lavorare e da guadagnare. I suoi prodotti sono spediti fuori d'Italia, ove sono conosciuti, apprezzati, forse, anche più. E l'officina ha uno stato di servizio magnifico; come quella del Caponetti essa è nata e venuta su nell'Albergo; da venticinque anni sparge nel mondo stuoli d'eccellenti artefici i quali scrivono, dalle terre anche più lontane, a' loro maestri. Altre scuole prosperano e danno lavoro ad altri giovanetti del Pio Luogo; ricordo quella d'ebanisteria e d'intaglio, la fonderia di ferro, l'officina di scultura su marmo, quella de' fabbri meccanici, l'officina meccanica per gli oggetti di chincaglieria e la scuola-officina d'incisione su pietre dure.<br>Il nome di [[Nicola d'Arienzo]] mi dispensa dall'aggiunger lodi alla scuola musicale ch'egli dirige nell'Albergo. (da ''L'Albergo dei Poveri'', p. 392-393)
 
==Poesie==