Indro Montanelli e Roberto Gervaso: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎L'Italia dei secoli d'oro: altra su Leonello d'Este
Riga 25:
*Come tutti i Signori del loro tempo, {{NDR|gli Estensi}} non erano afflitti da molti scrupoli e non si sentivano vincolati dalle leggi ch'essi stessi promulgavano. Il ricorso alla coppa avvelenata o al pugnale del sicario per sopprimere gli oppositori interni o liberarsi da fastidiosi vicini annettendosene le terre, rientrava nelle abitudini della famiglia. Ma non diventò mai un vizio o un passatempo. Gli Estensi uccidevano con moderazione, e quasi sempre per ragion di Stato, anche se poi questa non era che la ragione estense. (cap. 22, p. 244)
*[[Leonello d'Este|Leonello]], [...], fu una rara combinazione d'intelligenza speculativa e di pratica saggezza, cioè la perfetta incarnazione dell'uomo del Rinascimento. Come statista e diplomatico non ebbe di mira che la pace, e riuscì ad assicurarla non soltanto al suo Marchesato {{NDR|di Ferrara}}. Nell'endemica lotta che imperversava in Italia fra le varie Signorie, egli svolse con grande discrezione una funzione di arbitro, un po' come più tardi avrebbe fatto Lorenzo de' Medici. Ma al prestigio che gliene derivò, contribuirono anche l'ammirazione che per lui avevano gli uomini di cultura, cioè gli «umanisti», dei quali era considerato l'alto patrono. (cap. 22, p. 246)
*{{NDR|Leonello d'Este}} A governare gli bastarono le leggi, senza bisogno di ricorso né alla coppa {{NDR|di veleno}} né al pugnale. Sicché quando nel '50<ref>1450.</ref> morì, che aveva appena quarant'anni, tutta l'Italia lo pianse come il più illuminato Signore di quel periodo. (cap. 22, p. 246)
*Fra i grandi protagonisti della storia, [[Cristoforo Colombo|Colombo]] non è dei più coloriti e avvincenti. Le sue delusioni non furono solo il frutto dell'ingratitudine altrui, ma anche della sua grettezza, aridità e avidità. Ma la sua impresa resta tuttavia fra le più grandi e decisive di tutti i tempi. Il 1492, con cui molti autori fanno finire il Medio Evo e cominciare quello moderno, è davvero una data fondamentale. Essa segna lo spostamento del baricentro mondiale dal [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] all'[[Oceano Atlantico|Atlantico]]. (cap. 27, p. 300)