Operaio: differenze tra le versioni

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Karl Kautsky
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*L'operaio non è né tedesco, né italiano, né slavo, né francese, egli è bensì il lavorante del tempio della pace... ([[Giuseppe Caprin]])
*L'operaio [...] sente una sua precisa direttiva di azione e di pensiero, ed è filosofo senza saperlo, come il borghese gentiluomo era prosatore. ([[Antonio Gramsci]])
*Nessuna ricchezza può recare vantaggio ai [[Capitalismo|capitalisti]] se non trovano degli operai disposti ad applicare il loro lavoro agli strumenti e ai materiali che essi posseggono e a produrre nuove ricchezze. Quando gli operai sono isolati gli uni dagli altri di fronte ai [[Padrone|padroni]], rimangono degli autentici schiavi e lavorano eternamente per un tozzo di pane per conto di un uomo a loro estraneo, rimangono eternamente dei salariati docili e muti. Ma quando gli operai proclamano insieme le loro rivendicazioni e rifiutano di sottomettersi a colui che ha il portafoglio gonfio, allora essi cessano di essere degli schiavi, diventano degli uomini, cominciano ad esigere che il loro lavoro non serva soltanto ad arricchire un pugno di parassiti, ma dia la possibilità a coloro che lavorano di vivere da uomini. ([[Lenin]])
*Non è che gli abitatori i ''slums'' non possano fare a meno della sporcizia e della promiscuità, come ama credere la borghesia panciuta [...] Si dia al popolo una casa decente e il popolo imparerà in breve a tenerla in modo decente. ([[George Orwell]])
*Ogni centro industriale e commerciale possiede ora in [[Inghilterra]] una classe operaia divisa in due campi ostili, i proletari inglesi e i proletari irlandesi. L'operaio inglese medio odia l'operaio irlandese come un concorrente che abbassa il suo livello di vita. Rispetto al lavoratore irlandese egli si sente un membro della nazione dominante, e così si costituisce in uno strumento degli aristocratici e dei capitalisti del suo paese contro l'[[Irlanda]], rafforzando in questo modo il loro dominio su lui stesso. Si nutre di pregiudizi religiosi, sociali e nazionali contro il lavoratore irlandese. [...] L'irlandese gli rende la pariglia, e con gli interessi. Egli vede nell'operaio inglese nello stesso tempo il complice e lo strumento stupido del dominio inglese sull'Irlanda. Questo antagonismo è artificialmente mantenuto e intensificato dalla stampa, dagli oratori, dalle caricature, in breve da tutti i mezzi di cui dispongono le classi dominanti. Questo antagonismo è il segreto dell'impotenza della classe operaia inglese, a dispetto della sua organizzazione. È il segreto grazie al quale la classe capitalista mantiene il suo potere. E questa classe ne è perfettamente cosciente. ([[Karl Marx]])