Ben Pastor: differenze tra le versioni

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Piccole quaglie e altri uccelli delle steppe cantavano invisibili. Una furiosa quantità di polvere spazzava da est il sentiero lungo la ferrovia, e solo il fatto di cavalcare sottovento permetteva a Martin Bora di tenere gli occhi aperti. Così, ancora prima di sentirlo, vide rallentare il treno che avrebbe dovuto portarlo a destinazione, e in assenza di passeggeri davanti alla stazioncina riacquistare subito velocità. Carico di approvvigionamenti per la ''Wehrmacht'' in tumultuosa avanzata, il convoglio sollevò altro terriccio al suo passaggio. Poi ricominciarono i richiami a tre note degli uccelli nascosti, un suono liquido nell'aridità della pianura. Dalla parte opposta del sentiero, notò Bora, cavalcava un uomo spettrale, terreo ed emaciato come l'alfiere dell'Apocalisse. Eppure, a vederlo più da vicino, quel pallido fantasma sul suo pallido destriero era solo un impolverato cavalleggero tedesco.
 
==''La notte delle stelle cadenti''==
''Dintorni di Schönefeld, regione di Teltow, lunedì 10 luglio 1944, ore 6:38''
 
L’inchiostro nella penna stava finendo. L’ultima pagina che aveva scritto nel diario era di un celeste acquoso; e se fosse riuscito a trovare l’occorrente, Bora avrebbe dovuto riscriverla per renderla leggibile. La carta assorbente serviva appena; la mise come segnalibro fra le pagine e posò il diario sulle ginocchia. Sentì l’aereo sobbalzare fra gli strati di nuvole mentre scendeva.
 
===''La strada per Itaca''===