Maffio Maffii: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni di Maffio Maffii: Domenico Trentacoste
 
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==Citazioni di Maffio Maffii==
*Appena voi entrate nello studio luminoso ove [[Domenico Trentacoste]] traduce col pollice in sulla creta o nel marmo con lo {{sic|scarpello}} le forme dei suoi sogni, un sentimento vago dapprima, poi più diffuso, poi più violento, s'impadronisce di voi: il sentimento della serenità. [...]<br>L'istintiva esuberanza tutta siciliana del suo temperamento, divenuta inquieta, sottile, raffinata, nervosa a contatto con lo spirito francese, ha trovato finalmente la via più espressiva, la sua forma più intima, il suo segno meglio rappresentativo in mezzo agli equilibri ed agli accordi del carattere toscano in generale, dell'anima fiorentina in particolare. Firenze ha quietato la nervosità dello scultore meridionale, educato nel fascino tumultuoso e capriccioso di Parigi. (da ''[https://archive.org/details/vitadarterivista01unse/page/301 Domenico Trentacoste]'', in ''Vita d'arte {{small|Rivista mensile d'arte antica e moderna}}'', Anno I, Vol. I, Gennaio 1908, pp. 301-302)
*Non morrà in Italia il ricordo dei difensori toscani che con animo non impari a quello del leggendario manipolo lacedemone, apposero i loro petti alle [[Battaglia di Curtatone e Montanara|orde avanzanti tra Curtatone e Montanara]] sui campi italiani a ripristinare il dominio del giogo feroce e della tirannide austriaca. Oggi, l'[[Italia]], la [[Toscana]] e [[Firenze]], in quella regione ideale del tempo, della storia e della gloria che il tempio di Santa Croce, innalzano a quel ricordo i pensieri più puri e dedicano a quella gloria il fiore delle loro speranze. (da ''Il Nuovo Giornale'', ''XXIX Maggio'', 29 maggio 1907)