Klemens von Metternich: differenze tra le versioni

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*L'[[Italia]] è un'espressione geografica. (in ''Lettere'', 19 novembre 1849)
:''Italien ist ein geographischer Begriff''
*Questo [[Vesuvio]], mia buona amica, è uno spettacolo imponente ed augusto. Sfortunatamente non posso vederlo dalla mia finestra; lo si vede però da qualsiasi posto, anche solo a cento passi dalla mia casa, come un immenso fanale nella notte. Una forte eruzione come quella del 1814, per esempio, deve essere uno spettacolo incredibile. La montagna è così vicina alla [[Napoli|città]], ed il pendio vi porta in modo così diretto che la formazione di un nuovo cratere, e ogni eruzione ne forma uno nuovo, la metterà in gran pericolo. I napoletani, del resto, non ci pensano; sono come i marinai, che dimenticano che solo una tavola li separa dall'abisso, e si è tentati di dimenticare, al cospetto di una natura tanto bella e ridente, come il pericolo possa essere anche ravvicinato dal godimento.<ref>Citato in Paolo Gasparini e Silvana Musella, ''Un viaggio al Vesuvio. {{small|Il Vesuvio visto attraverso diari, lettere e resoconti di viaggiatori}}'', traduzioni, dove non diversamente indicato, di Paolo Gasparini e Silvana Musella, Liguori, Napoli, 1991.</ref>
*[[Napoli|Qui]] sareste la creatura più felice del mondo. Tutto ciò che la natura ha fatto di più bello, di più maestoso e di più incantevole è versato qui a torrenti, su tutto ciò che si vede, si sente e si tocca.<ref>Da una lettera alla madre, 21 maggio 1819; citato in ''Napoli nobilissima'', vol. I, Arturo Berisio editore, 1970.</ref>
*Sire, voi siete perduto. Ne avevo la sensazione quando sono venuto qui – ora che me ne vado ne sono certo.<ref>Da un colloquio con [[Napoleone Bonaparte]]; citato in Herbert Fisher, ''Napoleone''.</ref>
*Un popolo per metà barbaro, di un'ignoranza assoluta, di una superstizione senza limiti, ardente e passionale come sono gli africani, un popolo che non sa leggere né scrivere e di cui l'ultima parola è il pugnale, offre bel soggetto per l'applicazione dei principi costituzionali.<ref>Citato in ''Napoli e Napoleone. {{small|L'Italia meridionale e le rivoluzioni europee}}'', traduzione e cura editoriale di Pasquale Palmieri, Rubettino, Soveria Mannelli, 2014, [https://books.google.it/books?id=U1AJBAAAQBAJ&lpg=PT340&dq=&pg=PT340#v=onepage&q&f=false p. 340]</ref>
 
{{Int|Dalle lettere alla Contessa di Lieven|Citato in [[Arthur Herman]] ''Metternich'', traduzione di Giorgio Liebman dall'Oglio Editore, Milano 1958}}