Giovanni Costa: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Giovanni Costa==
*QuantoAnche il Costa poteva ottenere in fatto di grazia, nellala ''Ninfa del bosco''<ref>''Alla fonte (La ninfa neldel bosco)'' (1863-1895/1897), Galleria d'arte moderna di Roma Capitale.</ref> (cominciata nel 1862, attendendovi l'artista fino, si può dire, al giorno della morte), è una gran battaglia campale più che una grande vittoria. Certo, nell'arte italiana moderna, nessuno si propose, non Fattori, non Segantini, qualche cosa di tanto alto. [...]. Quanto il Costa poteva ottenere in fatto di grazia, nella ''Ninfa'' l'ha ottenuto, nonostante, anche costì, la macchinosa incubazione. Si dice fra l'altro, che le più belle donne di Roma non rifiutarono di prestare, e tornare a prestare inesauribilmente le loro gambe, per modello alla ''Ninfa''; e la nobiltà dell'artista era tale da rassicurare anche il più geloso pudore. La volontà dello stile mette un che di fisso nel modellato delle carni, e raffrena il colore in una gelidità fra marmorea e madreperlacea. E si {{sic|scuopre}} anche più nel partito di contrasto con la sorda massa di pietra, a lato della donna; contrasto spazialmente troppo insistito, ma che, nella pietra, offre motivo a un bel pezzo di pittura; mentre per lo sfondo alberato e il terreno non par possibile dire altrettanto. ([[Emilio Cecchi]])
*Un altro dei primarî artisti italiani è Giovanni Costa. Egli appartiene al piccolo numero delle personalità che onorano l'arte; non è artista per educazione, ma per natura. Io non so immaginare che il Costa possa fare nel mondo un'altra cosa fuori della pittura, mentre ci sono tanti e tanti che fanno i pittori e gli scultori senza che a me riesca di spiegare il perché. ([[Adriano Cecioni]])