Giovanni Costa: differenze tra le versioni

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La ninfa (Emilio Cecchi)
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*Quanto il Costa poteva ottenere in fatto di grazia, nella ''Ninfa''<ref>''Alla fonte (La ninfa nel bosco)'' (1863-1895/1897), Galleria d'arte moderna di Roma Capitale.</ref> l'ha ottenuto, nonostante, anche costì, la macchinosa incubazione. Si dice fra l'altro, che le più belle donne di Roma non rifiutarono di prestare, e tornare a prestare inesauribilmente le loro gambe, per modello alla ''Ninfa''; e la nobiltà dell'artista era tale da rassicurare anche il più geloso pudore. La volontà dello stile mette un che di fisso nel modellato delle carni, e raffrena il colore in una gelidità fra marmorea e madreperlacea. E si {{sic|scuopre}} anche più nel partito di contrasto con la sorda massa di pietra, a lato della donna; contrasto spazialmente troppo insistito, ma che, nella pietra, offre motivo a un bel pezzo di pittura; mentre per lo sfondo alberato e il terreno non par possibile dire altrettanto. ([[Emilio Cecchi]])
*Un altro dei primarî artisti italiani è Giovanni Costa. Egli appartiene al piccolo numero delle personalità che onorano l'arte; non è artista per educazione, ma per natura. Io non so immaginare che il Costa possa fare nel mondo un'altra cosa fuori della pittura, mentre ci sono tanti e tanti che fanno i pittori e gli scultori senza che a me riesca di spiegare il perché. ([[Adriano Cecioni]])
 
==Note==
<references />
 
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