Stampa: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
+ Flaubert
Riga 1:
{{voce tematica}}
[[ImmagineFile:International_newspaper,_Rome_May_2005.jpg|thumb|right|Giornali e riviste]]
Citazioni sulla '''stampa'''.
 
Riga 11:
*La stampa più libera del mondo è la stampa italiana. Il [[Giornale|giornalista]] italiano è libero perché può esercitare funzioni di controllo, critica, propulsione. ([[Benito Mussolini]])
*Se i giornali sono utili ad abbattere i tiranni ciò è solo dovuto all'intenzione di instaurare un proprio regime tirannico. La stampa tiranneggia gli uomini politici, le lettere, le arti, il palcoscenico e persino la vita privata. Col pretesto di proteggere la morale pubblica la sta corrompendo profondamente, e mentre simula di sostenere la libertà, sta gradualmente instaurando un dispositivo altrettanto spietato, avido e volgare di quello di qualsiasi cristiano noto. Alle altisonanti dichiarazioni di libertà d'opinione, non si accompagna nessuna tolleranza; all'esibizione di patriottismo alcun sacrificio d'interessi; e malgrado gli stucchevoli panegirici sulla rispettabilità manca troppo spesso ogni decenza. ([[James Fenimore Cooper]])
*STAMPA. Scoperta meravigliosa. Ha fatto più male che bene. ([[Gustave Flaubert]])
*Una stampa cinica e mercenaria, prima o poi, creerà un pubblico ignobile. ([[Joseph Pulitzer]])
*V'è forse qualche cosa di più alto e magnanimo della stampa quotidiana, quando essa, gelosa della sua origine, e fedele alla sua missione, sa d'esser custode della libertà messaggera del progresso, vulgarizzatrice della scienza, sorvegliatrice del potere, Nemesi vivente ed assidua dei costumi, delle leggi, della vita di un popolo? V'è qualche cosa di più abbietto e di più sordido della stampa periodica, quando essa corteggia il potere, sbraveggia la moralità, alimenta le passioni, adula la corrente, diffonde pensatamente la menzogna e fabbrica tenebrosamente la calunnia?<br />Io non vorrei nulla dire della stampa politica italiana dopo le rivelazioni d'un deputato e le confessioni d'un ministro in Parlamento. ([[Giuseppe Guerzoni]])