Vittorio Sgarbi: differenze tra le versioni
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*Intanto sia chiaro, per me ragione significa che io ho ragione. (da ''Ragione e passione contro l'indifferenza'', Bompiani, Milano, 2005)
*La passione è uno strumento di difesa della ragione. Perché non basta avere ragione: bisogna anche, appassionatamente, difenderla. (da ''Ragione e passione contro l'indifferenza'', Bompiani, Milano, 2005<ref>Citato in [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/dicembre/05/Ragione_passione_Vittorio_Sgarbi_co_10_051205130.shtml ''«Ragione e passione» di Vittorio Sgarbi''], ''Corriere della Sera'', 5 dicembre 2005</ref>)
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*Il desiderio, la bellezza, la morte, il piacere, il tormento, la voluttà del martirio, l'identificazione e la separazione nei sensi, la mondanità e la sacralità, trovano compiuta espressione, unità e ragione nel segno di [[Aubrey Beardsley|Beardsley]]. Qui il Decadentismo tocca il culmine, ha la sua massima esaltazione come neppure nei suoi più valorosi campioni, Oscar Wilde e D'Annunzio. (da ''Davanti all'immagine'', p. 177.)
*Per lunghi anni il turbinoso vento che anima il fregio di [[Giulio Aristide Sartorio]] nell'aula del parlamento in palazzo di Montecitorio è stato sopraffatto da venti contrari. Oggi che la pittura di questo grande artista potrebbe di nuovo essere assunta da molti a modello, il nome di Sartorio resta in penombra o in luce sinistra rispetto a quelli degli artefici consacrati dell'arte moderna. (da ''Davanti all'immagine'', p. 185.)
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