Okja: differenze tra le versioni

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*[[Bong Joon-ho]] sapeva esattamente che tipo di film voleva girare, sul set non ha lasciato alcun particolare al caso. È stata un'esperienza completa lavorare con lui, il connubio di professionalità e talento artistico che possiede è di livello altissimo. Durante le riprese però ti chiede di essere parte del viaggio emotivo che vuole percorrere insieme agli attori. Io ho detto sì progressivamente a questo percorso, giorno dopo giorno, e spero di essere riuscito a contribuire al suo dipinto adoperando i miei colori d'attore. ([[Steven Yeun]])
*Bong Joon-ho voleva prima di ogni altra cosa raccontare l'amicizia tra due esseri viventi, una bambina e un animale, e attraverso essa mettere anche in scena come funzionano i meccanismi dietro la produzione di cibo, soprattutto quello creato geneticamente. L'avidità delle corporazioni industriali è il discorso che affrontiamo con Okja, e lo abbiamo fatto mescolando poesia dell'immagine, azione, storia d'amore e anche qualche piccolo momento comico. ([[Giancarlo Esposito]])
*Dovevamo anche immaginare determinate scene che poi sarebbero state modificate con il computer con l'aggiunta della creatura ed anche seguire la camera con attenzione senza sbagliare. Mi ha sorpreso molto il tono del film, c'era molto humor e in definitiva è stata davvero un'esperienza gratificante. ([[Paul Dano]])
*Sul set c'era un enorme pupazzo di spugna controllato da un essere umano al suo interno. All'inizio ero un po' spaventata dall'idea di non riuscire a trovare una connessione emotiva ma grazie alle indicazioni del regista pian piano ho capito come comportarmi con l'enorme bambolone e soprattutto con Steve al suo interno. Però quando ho visto per la prima volta Okja al computer è stato come incontrarlo di nuovo, mi sono emozionata. ([[Ahn Seo-hyun]])