Adriano: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Adriano==
*Adriano è stato l'Imperatore romano filelleno per antonomasia, il sovrano illuminato che ha scelto Atene quale capitale culturale dell'Impero, oltre che sua patria d'elezione, nella quale scelse di trascorrere lunghi periodi della propria vita. La sua figura sollecita una riflessione, rivolta soprattutto ai giovani e incentrata sull'armonia tra tradizione dell'Occidente e tradizione dell'Oriente; sul conseguimento della pace come condizione necessaria per la ricerca della prosperità; sullo studio e la riflessione per comprendere appieno il mondo, complesso, che ci circonda. Non si tratta, quindi, della celebrazione di un uomo quanto, piuttosto, del valore della tendenza, di cui egli si rese protagonista. Quella di interpretare i propri tempi, valutarne le dinamiche e impostare una strategia. ([[Sergio Mattarella]])
 
===[[Edward Gibbon]]===
*Il carattere incostante di questo Imperatore, capace a vicenda e dei più bassi e dei più generosi sentimenti, può dare qualche colore al sospetto. Non poteva egli per altro mettere in luce più luminosa la superiorità del suo predecessore, se non se confessandosi in tal modo incapace di difendere quello che Traiano avea conquistato.
*La vita di Adriano fu quasi un viaggio continuo; e siccome possedeva i diversi talenti di soldato, di politico e di letterato, così contentava la sua curiosità, soddisfacendo al suo dovere. Non curando la differenza delle stagioni e dei climi, andava a piedi e a testa nuda sulle nevi della Caledonia, e sulle cocenti pianure dell'Egitto superiore; nè vi fu provincia dell'Impero che nel corso del regno di lui, non fosse onorata dalla presenza del suo Monarca.
*Sotto il suo regno [...] l'Impero fiorì in pace ed in prosperità. Egli incoraggiò le arti, riformò le leggi, assicurò la disciplina militare, e visitò tutte le province in persona. Il suo ingegno vasto ed attivo sapeva egualmente levarsi alle più estese mire, e discendere alle più minute particolarità del governo civile; ma le passioni sue dominanti erano la curiosità e la vanità. Secondo che queste in lui prevalevano, e secondo i diversi oggetti che le eccitavano, Adriano si mostrò, a vicenda, principe eccellente, sofista ridicolo, e geloso tiranno.
 
==Note==