Flavio Claudio Giuliano: differenze tra le versioni

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'''Flavio Claudio Giuliano''', detto '''Giuliano l'''Apostata''''' (331 – 363), imperatore romano.
 
==Citazioni di Flavio Claudio Giuliano==
==Attribuite==
===''Contro i galilei''===
*{{NDR|[[Ultime parole]]}} Galileo, hai vinto!
====[[Incipit]]====
:''Vicisti, Galilaee!''<ref>Secondo la tradizione, queste sarebbero le ultime parole dell'imperatore, dopo essere stato ferito a morte in una imprudente spedizione contro i Persiani. Il galileo a cui fa riferimento è ovviamente [[Gesù]]. Giuliano infatti è stato l'ultimo imperatore ad aver tentato, invano, di restaurare la religione pagana nell'Impero Romano (citato in Giuseppe Fumagalli, ''Chi l'ha detto?'', Hoepli Editore, 1904, [http://books.google.it/books?id=HW4b2ZIC3xkC&pg=PA457 p. 457] ISBN 8820300923).</ref>
 
*{{NDR|[[Ultime parole]]}} Adesso giunge, o compagni, il tempo più adatto per allontanarsi dalla vita, che è reclamata dalla natura. Esulto, come colui che sta per restituire un debito in buona fede. Non sono afflitto e addolorato (come alcuni pensano). Sono guidato dalla opinione generale dei filosofi che l'anima sia più felice del corpo. E osservo che, ogni volta che una condizione migliore sia separata da una peggiore, occorre rallegrarsi piuttosto che dolersi Noto anche che gli dei celesti donarono ad alcuni molto religiosi la morte come sommo premio. Ma so bene che quel compito mi è stato affidato non per soccombere nelle ardue difficoltà, né per avvilirmi, né per umiliarmi. Ho imparato a conoscere per esperienza che tutti i dolori colpiscono chi è senza energia, ma cedono di fronte a coloro che persistono. (citato in Ammiano Marcellino, ''Rerum gestarum libri'')
 
==''Contro i galilei''==
===[[Incipit]]===
*Opportuno mi pare di esporre qui a tutti le ragioni per le quali io venni nel convincimento che la settaria dottrina dei Galilei è un'invenzione messa insieme dalla malizia umana. Nulla avendo essa di divino, e sfruttando la parte irragionevole dell'anima nostra, ch'è proclive al favoloso ed al puerile, riuscì a far tenere per verità un costrutto di finzioni mostruose.
 
====Citazioni====
*Bisognerà risalire un po' addietro e dire donde e come ci sia venuta l'idea di Dio: poi, paragonare ciò che dell'Essere divino si dice sia presso i Greci, sia presso gli Ebrei; infine chiedere a quelli che non sono nè Greci nè Ebrei, ma appartengono all'eresia Galilea, per quale ragione preferirono l'opinione di quegli ultimi alla nostra e, in seguito, perché mai neanche a questa rimangono fermi, ma, apostatando, han presa una via lor propria. Nulla accettando di quante cose belle e buone sono sia presso noi Greci, sia presso gli Ebrei seguaci di Mosè, raccolsero invece da entrambi i vizi che a questi popoli furono, per così dire, legati dalla maledizione di un dèmone; la negazione degli Dei dall'intolleranza ebrea, la vita leggera e corrotta dall'indolenza e dalla volgarità nostra: e ciò osarono chiamare la religione perfetta.
 
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*Un uomo invidioso e maligno ti par degno di biasimo. E fai cosa pia a chiamar invidioso Iddio? E come può sembrarti ragionevole una così sfacciata menzogna sul conto di Dio? Difatti, se è geloso, vuol dire che suo malgrado vengono tutti gli altri Dei venerati, e suo malgrado tutte le altre genti venerano gli Dei. E come mai non li ha impediti, lui, così geloso, che non vuole si venerino gli altri, ma sè solo? Una delle due, dunque: o non era capace, o, addirittura, non volle neanche vietare il culto degli altri Dei. Ma la prima conseguenza è empia: dire che non potè. La seconda concorda con la pratica della nostra religione. Smettetela quindi con codeste ciance e non traetevi addosso da voi stessi una così grossa infamia. Se infatti Egli non vuole che alcun altro si adori, perché mai adorate quel suo figlio spurio, che Egli non riconobbe nè credette mai suo (e ciò io vi dimostrerò agevolmente), ma che voi, non so come, ad arte gli avete supposto?
 
===Attribuite===
*{{NDR|[[Ultime parole]]}} Galileo, hai vinto!
:''Vicisti, Galilaee!''<ref>Secondo la tradizione, queste sarebbero le ultime parole dell'imperatore, dopo essere stato ferito a morte in una imprudente spedizione contro i Persiani. Il galileo a cui fa riferimento è ovviamente [[Gesù]]. Giuliano infatti è stato l'ultimo imperatore ad aver tentato, invano, di restaurare la religione pagana nell'Impero Romano (citato in Giuseppe Fumagalli, ''Chi l'ha detto?'', Hoepli Editore, 1904, [http://books.google.it/books?id=HW4b2ZIC3xkC&pg=PA457 p. 457] ISBN 8820300923).</ref>
 
*{{NDR|[[Ultime parole]]}} Adesso giunge, o compagni, il tempo più adatto per allontanarsi dalla vita, che è reclamata dalla natura. Esulto, come colui che sta per restituire un debito in buona fede. Non sono afflitto e addolorato (come alcuni pensano). Sono guidato dalla opinione generale dei filosofi che l'anima sia più felice del corpo. E osservo che, ogni volta che una condizione migliore sia separata da una peggiore, occorre rallegrarsi piuttosto che dolersi Noto anche che gli dei celesti donarono ad alcuni molto religiosi la morte come sommo premio. Ma so bene che quel compito mi è stato affidato non per soccombere nelle ardue difficoltà, né per avvilirmi, né per umiliarmi. Ho imparato a conoscere per esperienza che tutti i dolori colpiscono chi è senza energia, ma cedono di fronte a coloro che persistono. (citato in Ammiano Marcellino, ''Rerum gestarum libri'')
 
==Citazioni su Flavio Claudio Giuliano==