Nello Tarchiani: differenze tra le versioni

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*[...] [[Masolino da Panicale]] riportava di Lombardia un'arte, come quella di Gentile<ref>Gentile di Niccolò di Giovanni di Massio, detto Gentile da Fabriano (1370 circa – 1427), pittore italiano.</ref>, cortigianesca, e pur ravvivata da una sottile osservazione del vero; e nella cappella dei Brancacci al Carmine<ref>Basilica di Santa Maria del Carmine a Firenze.</ref>, se nei nudi del ''Peccato originale'' si dimostrava modellatore maldestro, nella ''Guarigione dello storpio'' raggiungeva una drammaticità di sceneggiatura ed una potenzialità di chiaroscuro, che dovettero apparir cosa novissima ai pittori fiorentini. (pp. 117-118)
*[...] solo nel continuatore di Masolino, in [[Masaccio]], {{NDR|i pittori fiorentini}} trovarono l'innovatore che gli scultori avevano avuto in Donatello. (p. 118)
*L'arte di Masaccio ha, potremmo dire, del miracoloso: non ha preparazione anteriore, quando se ne tolga l'accennato ritorno alla contenuta composizione giottesca, qualche contatto col naturalismo lombardesco di Masolino, e una imprecisabile derivazione da Donatello nell'impostare le figure che hanno la solenne saldezza della statuaria, e nel modellare i nudi, studiati anatomicamente, come nel ''Battesimo'' e nella ''Cacciata dal Paradiso terrestre'', che di contro al ''Peccato'' di Masolino fa palpitare vere carni nel giuoco dei muscoli. (p. 118)
 
==Note==