Anna Franchi: differenze tra le versioni

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'''Anna Franchi''' (1867 – 1954), scrittrice e giornalista italiana.
 
==''Arte e artisti toscani dal 1850 ad oggi''==
==Citazioni di Anna Franchi==
===[[Incipit]]===
*{{sic|[[Serafino De Tivoli|Serafino De-Tivoli]]}} fu il ''papà della macchia''<ref>Tecnica di pittura usata dai ''macchiaioli'', gruppo di artisti attivo, soprattutto in Toscana, nella seconda metà dell'Ottocento.</ref>.<br>Le discussioni che {{sic|Egli}} sosteneva con i retrogradi erano molto interessanti, cha a Lui coltissimo non mancavano parole, ed in special modo interessanti erano quelle sostenute con l'Ussi<ref>Stefano Ussi (1822-1901), pittore italiano.</ref>, il quale criticava acerbamente le sue prove di paese. Gli alberi fatti a massa, bucati con delle pennellate, per farvi entrare l'aria, erano oggetto di risate e di guerre senza fine, ed Egli sosteneva la battaglia impavido, tutto compreso della sua missione, e del proponimento di far prevalere la scuola del vero. <ref>da ''Arte e artisti toscani dal 1850 ad oggi'', p. 93</ref>
Quando queste mie pagine andranno pel mondo, mi si accuserà forse di una accentuata simpatia per l'arte toscana. Avranno torto gli accusatori. Innamorata dell'arte, ammiro il bello ovunque sia, soltanto, le serene concezioni degli artisti, che in Toscana videro la luce, mi attirano notevolmente, mi danno un quieto godimento, come una gentile poesia del Pascoli.
*In tutti i suoi lavori si nota questa precisa impressione del vero, ma anche una grande trascuratezza di disegno; infatti è quasi impossibile trovare dei disegni di Serafino De-Tivoli; {{sic|Egli}} dipingeva; non disegnava. Forse nella foga di rendere ciò che vedeva, non trovava il tempo per ''la forma'', macchiaiolo tra i macchiaioli, i bozzetti primi che di lui restano sono delle vere macchie, pieni di sentimento, giusti di colore, ma assai poco disegnati. <ref>da ''Arte e artisti toscani dal 1850 ad oggi'', pp. 93-94</ref>
 
===Citazioni di Anna Franchi===
*{{sic|[[Serafino De Tivoli|Serafino De-Tivoli]]}} fu il ''papà della macchia''<ref>Tecnica di pittura usata dai ''macchiaioli'',; gruppo di artisti attivo, soprattutto in Toscana, nella seconda metà dell'Ottocento.</ref>.<br>Le discussioni che {{sic|Egli}} sosteneva con i retrogradi erano molto interessanti, cha a Lui coltissimo non mancavano parole, ed in special modo interessanti erano quelle sostenute con l'Ussi<ref>Stefano Ussi (1822-1901), pittore italiano.</ref>, il quale criticava acerbamente le sue prove di paese. Gli alberi fatti a massa, bucati con delle pennellate, per farvi entrare l'aria, erano oggetto di risate e di guerre senza fine, ed Egli sosteneva la battaglia impavido, tutto compreso della sua missione, e del proponimento di far prevalere la scuola del vero. <ref>da ''Arte e artisti toscani dal 1850 ad oggi'', (p. 93</ref>)
*In tutti i suoi lavori si nota questa precisa impressione del vero, ma anche una grande trascuratezza di disegno; infatti è quasi impossibile trovare dei disegni di Serafino De-Tivoli; {{sic|Egli}} dipingeva; non disegnava. Forse nella foga di rendere ciò che vedeva, non trovava il tempo per ''la forma'', macchiaiolo tra i macchiaioli, i bozzetti primi che di lui restano sono delle vere macchie, pieni di sentimento, giusti di colore, ma assai poco disegnati. <ref>da ''Arte e artisti toscani dal 1850 ad oggi'', (pp. 93-94</ref>)
 
==Note==
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==Bibliografia==
*Anna Franchi, ''[https://archive.org/details/arteeartistitosc00fran Arte e artisti toscani dadal 1850 ad oggi]'', Fratelli Alinari editori, Firenze, 1902.
 
==Altri progetti==