Matteo Marangoni: differenze tra le versioni
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*[...] il [[Partenone]] è lo specchio più fedele della portentosa civiltà attica del quinto secolo, di cui riflette inestinguibile la luce spirituale e intellettuale coi suoi profili adamantini e luminosi di ideale perfezione ritmica; dove la materia sembra trasfigurarsi in puro spirito, in pura intelligenza, in pura idea. (p. 263)
*[...] il [[Pantheon|Panteon]] è l'immagine perfetta della grandezza e forza morale di Roma, della sua alta virtù organizzatrice, della sua potenza, della sua saggezza e autorità, del suo chiaro e profondo spirito pratico. (p. 263)
*[...] il [[barocco]] è una reazione «coloristica» e fantastica alla «forma» e al razionalismo rinascimentale, col quale come spirito non ha niente di comune. (p. 266)
*Anche negli interni barocchi, come e più che in quelli gotici, il senso spaziale è soverchiato dal senso coloristico e di movimento. Non bastandogli di violentare le pareti e gli architravi rettilinei, che si incurvano come compressi, con un risultato dinamico e coloristico vivacissimo, il
*[...] architettura è soltanto armonia di volumi, di linee, di spazi, di movimento, di «colore»; né più né meno che la scultura o la pittura, giacché sono sempre l'occhio e l'anima umana il metro e il giudice. (p. 282)
*L'[[Arco della Pace]] è un frutto di quel solenne malinteso che fu il [[neoclassicismo]] il quale credette di tornare all'arte classica imitandone, anziché lo spirito, le forme. E nacquero così quelle vere parodie dell'antichità classica, che sono i monumenti che tutti conosciamo. (p. 286)
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