Lionello Venturi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
raggruppo
Riga 12:
 
==''Le origini della pittura veneziana 1300-1500''==
*[...] con lo Schiavone<ref>Giorgio Chiulinovich, detto Giorgio Schiavone (tra il 1433 e il 1436–1504), pittore italiano di origine dalmata (''schiavone'').</ref> il Crivelli ha grandi attinenze, sebbene non proprio nelle primissime opere. L'intelletto superiore, l'individualità potente che non permette di mutare le forme già fisse, il maggiore ardimento di grandi composizioni, e infine – sebbene in poca parte – la correttezza del disegno, pongono Carlo Crivelli a un grado ben più alto, e lo fan definire uno Schiavone d'ingegno. (cap. 3, p. 187)
 
*Gli smalti meravigliosi del colore, la timidezza e la cura dei particolari festanti, come gemme profuse a piene mani, formano i pregi e segnano l'individualità di [[Carlo Crivelli]], che certo mirò all'arte di Antonio da Negroponte<ref>Pittore italiano di origine greca del XV secolo.</ref>, e più agli scopi della riforma squarcionesca. Si può anzi affermare che egli compie le finalità padovane proprie del ramo che, partito da Squarcione<ref>Francesco Squarcione (1397-1468), pittore e collezionista d'arte italiano.</ref>, per mezzo di Gregorio Schiavone porta l'arte a una riproduzione del vero rivestito di corazze metalliche dai più arditi colori. (cap. 3, p. 187)
 
*Il rinnovamento ha per fine l'approssimarsi alla verità della vita, e l'abbandono del realismo di convenzione: a questo scopo è di notevole aiuto l'introduzione della tecnica {{NDR|della pittura}} ad olio. Con essa va per tradizione congiunto il nome di [[Antonello da Messina]]; e sebbene i documenti trovati di recente dimostrino che anche a Venezia essa era conosciuta prima della venuta di lui, è certo che il metodo antonelliano arrecò un perfezionamento, spinse la riproduzione delle vesti, delle carni, d'ogni cosa, più innanzi, più vicino al vero. (cap. 4, p. 213)
 
==Citazioni su Lionello Venturi==