Beowulf: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: non ho Heaney ritradotto in italiano, qui dove manca non posso aggiungerlo
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:A quel punto, scoprì<br>chi aveva già causato | molti massacri alla mente<br>del genere umano, | molti delitti,<br>(in faida con Dio) | che non l’avrebbe retto<br>la casa del suo corpo, | che l’animoso<br>nipote di Hygelāc | lo teneva in mano.<br>Ognuno dei due | odiava la vita dell’altro.<br>Si apri una piaga, sul corpo | del Mostro spaventoso:<br>gli apparve sulla spalla | una vasta ferita.<br>I tendini saltarono, | scoppiarono le casse<br>delle ossa. A Bēowulf | fu concesso il trionfo<br>in quel duello. Grendel | sarebbe scappato di lì,<br>malato di morte, | per paludi e pendici,<br>a ritrovare il covo | senza gioia. Sapeva<br>più che certamente | che era arrivata la fine<br>della sua vita, e il computo | dei giorni dei suoi giorni.
 
:La speranza di tutti | i Danesi era accolta,<br>dopo quell’urto di morte. ('''Koch''', pp. 7069-71)
:Più di un uomo<br>di Beowulf brandì l’antico lascito,<br>voleva difendere la vita del signore,<br>del principe famoso se così poteva;<br>una cosa non sapevano quando risoluti<br>impegnarono battaglia i combattenti<br>e pensarono a colpire da ogni parte,<br>a cercargli l’anima: quel malfattore<br>nessun ferro al mondo, non il migliore,<br>nessuna lama di guerra era propensa a scalfire<br>ma egli aveva fatto un sortilegio a ogni spada,<br>ad armi di vittoria. Il suo distacco<br>da quei giorni di questa vita<br>doveva esser miserando e l’essere d’altrove<br>viaggiare lontano in potere dei demoni;<br>e lui che molte sofferenze d’animo<br>aveva inferto al genere umano,<br>molte scelleraggini – nemico a dio –<br>scoprì che il corpo non voleva reggere<br>ma il coraggioso parente di Hygelac<br>lo teneva per la mano; era l’uno all’altro<br>odioso da vivo; soffrì dolore<br>l’orrendo avversario, fu manifesta sulla spalla<br>una ferita insanabile, si lacerarono i muscoli,<br>si spezzarono le giunture; Beowulf ebbe in sorte<br>gloria di guerra; Grendel malato a morte<br>dovette di là fuggire sotto poggi paludosi,<br>cercare dimora senza gioia, seppe per certo<br>che era raggiunto il termine della vita,<br>il conto dei giorni. Dopo la lotta cruenta<br>s’era adempiuto il desiderio a tutti Danesi ('''Brunetti''')
:Ripetutamente,<br>i guerrieri di Beowulf avanzarono per difendere<br>la vita del loro capo, menando la spada<br>come meglio potevano con le lame ancestrali.<br>Forti nell'azione, continuavano a colpire<br>da ogni parte, cercando di aprirgli un varco<br>fin dentro l'anima.<br>Quando si unirono alla lotta<br>c'era una cosa che non conoscevano,<br>che nessuna lama terrena, né arte di fabbro<br>poteva danneggiare il demone loro avversario.<br>Aveva stregato il taglio della lama affilata<br>di ogni spada. Ma la sua partenza<br>da questo mondo e dai giorni della vita<br>sarebbe stata per lui agonia, e il suo spirito straniero<br>avrebbe viaggiato lontano in balia dei nemici.<br>Poi colui che aveva tormentato i cuori<br>con pena e dolore in tempi passati<br>e aveva recato offesa persino a Dio<br>trovò che le forze del corpo lo lasciavano.<br>Il congiunto di Hygelac lo tenne impotente,<br>avvinto nella stretta. Finché uno dei due fu in vita<br>si odiarono reciprocamente. Il corpo intero<br>del mostro soffriva, una ferita tremenda<br>si aprì sulla spalla. Tendini si spaccarono<br>e la cassa delle ossa scoppiò. Beowulf ottenne<br>la gloria di vincere; Grendel fu cacciato<br>sotto gli argini della palude, fatalmente ferito,<br>al suo covo desolato. I suoi giorni erano contati,<br>la fine della sua vita lo stava raggiungendo,<br>lo sapeva per certo; un unico assalto sanguinoso<br>aveva adempito i desideri più cari ai Danesi. ('''Heaney''', p. 69-70)
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*''monig oft gecwæð<br>þætte súð né norð | be saém twéonum<br>ofer eormengrund | óþer naénig<br>under swegles begong | sélra naére<br>rondhæbbendra, | ríces wyrðra·<br>né híe húru winedrihten | wiht ne lógon<br>glædne Hróðgár | ac þæt wæs gód cyning.
:si continuò a ripetere | che a nord e a sud,<br>fra un mare e l’altro, | sopra la terra immensa,<br>sotto la volta del cielo, | non c’era nessun altro<br>che valesse di più, | fra chi portava lo scudo,<br>né più degno di un regno. | Né rivolsero critiche<br>al loro amico e signore, | al gentile Hrōđgār:<br>era un grande re. ('''Koch''', pp. 73-75)
:ripeterono in molti<br>che a sud né a nord fra i mari<br>sulla vasta terra nessun altro<br>c’era di migliore sotto la volta del cielo<br>fra gli armati di scudo, e più degno di regno;<br>eppure il loro signore e amico in niente ripresero,<br>il grazioso Hrothgar, ma era un grande re. ('''Brunetti''')
:Da nessuna parte, dissero, a nord o a sud,<br>fra i due mari o sotto la volta del cielo<br>sulla vasta terra c'era uno più bravo<br>a sollevare lo scudo o reggere un regno.<br>Eppure non vi fu biasimo per il loro signore,<br>il nobile Hrothgar; egli era un buon re. ('''Heaney''', p. 73)
:Molti dichiarano, tra i Due Mari, nessun altro, sotto il cielo che tutto racchiude, che lo superasse tra quanti reggono lo scudo, e che fosse il più degno di ricevere il potere regale. In verità, però, nessuno sminuì, in nessuna cosa, il loro capo e signore, Hrothgar il cortese, perché era un buon re. ('''Tolkien''', p. 81)
 
*''Nú ic, Béowulf, þec,<br>secg betostabetsta, | mé for sunu wylle<br>fréogan on ferhþe· | heald forð tela<br>níwe sibbe· | ne bið þé aénigre gád<br>worolde wilna | þé ic geweald hæbbe·<br>ful oft ic for laéssan | léan teohhode<br>hordweorþunge | hnáhran rince<br>saémran æt sæcce· | þú þé self hafast<br>daédum gefremed | þæt þín dóm lyfað<br>áwa tó aldre·'' ('''Hroðgar''')
:E adesso, Bēowulf, | guerriero senza pari,<br>ti vorrò bene | come a un figlio<br>tutta la vita. | Tienitelo da conto,<br>questo nuovo legame. | Non ti mancherà nulla<br>di quanto desideri al mondo, | per quanto sta in mio potere.<br>Spesso, per molto meno, | ho fatto regali,<br>trofei di tesori, | a più modesti guerrieri,<br>a uomini inferiori. | Ma tu, da solo,<br>hai compiuto un’impresa | che leverà la tua fama<br>fino alla fine del mondo. ('''Koch''', p. 81)
:Ora io, Beowulf,<br>migliore degli uomini, ti voglio come figlio<br>amare nell’animo; tu serba bene da ora<br>la nuova parentela; niente ti mancherà<br>delle cose del mondo su cui io abbia comando;<br>spesso per meno ho accordato compenso,<br>onore di tesoro a minor guerriero,<br>inferiore in battaglia; tu stesso hai fatto<br>con le tue gesta che viva per sempre<br>la tua fama ('''Brunetti''')
:«E ora tu, Beowulf, il migliore tra gli uomini, al mio cuore sarai caro come un figlio; e d'ora innanzi abbi a cuore questo nuovo legame di parentela. Nulla ti sarà negato di ciò che desideri al mondo, di ciò che è in mio potere dare. Spesso, per azioni di meno conto, ho concesso ricompense e doni che davano onore a uomini più umili e meno arditi in battaglia. Tu, per te stesso, con le tue sole azioni, hai ottenuto che la tua gloria viva in eterno, di età in età.» ('''Tolkien''', p. 87)