Enrico Maria Salerno: differenze tra le versioni

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nuova citazione su Salerno
citazione di Francesco Piccolo
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*Da attore il mio riferimento è stato Enrico Maria Salerno... L'unico che ho copiato, l'unico in cui mi sarei volentieri reincarnato. Era moderno. Si è spento quando ha voluto fare il regista di se stesso, ed erano solo robacce. Eravamo i fidanzati delle Kessler. Finiti i loro show, si andava al ristorante e lui mi spiegava come si recitava. I Karamazov della tv li ha creati lui. A cena mi diceva cosa dovevo fare. E il giorno dopo io andavo da Sandro Bolchi, adorabile acchiappone, uno che si circondava di attori bravi: gli proponevo le soluzioni di Salerno. Risultato: un capolavoro tv come se ne sono visti pochi. ([[Umberto Orsini]])
*Di attori bravi come lui ne ho conosciuti pochi, forse solo Laurence Olivier. ([[Franco Zeffirelli]])
*Ha presentato Sanremo e il Cantagiro, ha recitato in teatro tutti i grandi autori, è stato attore di film come "Io la conoscevo bene", "L'armata Brancaleone", "Nell'anno del Signore" e decine d'altri. Un artista assolutamente anticipatore di quella capacità di usare tutto, alto e basso, autorialità e conduzione, con divertimento e sapienza. Una cosa che ancora oggi molti attori temono, pensano sia sacrilego fare. E invece, nel tempo, le cose belle prendono il sopravvento sulla gerarchia dei generi, e costruiscono con dolcezza il ritratto di una persona. Così come l'abbiamo noi oggi di lui. ([[Francesco Piccolo]])
*Il debutto a teatro fu con Enrico Maria Salerno, sostituivo un assente in Sacco e Vanzetti. Salerno mi aveva totalmente affascinato come attore, come persona non era troppo limpido, ma forse anche per quello, lo guardavo con occhi avidi e lo imitavo. ([[Roberto Herlitzka]])
*La sua straordinaria duttilità gli ha permesso di interpretare fra teatro, cinema e televisione una gamma infinita di personaggi assolutamente diversi l'uno dall'altro. A molti attori, anche grandi, è accaduto di crearsi una specie di modello o cliché e di prestarlo di volta in volta ai vari personaggi interpretati. Credo che Salerno in tutta la sua carriera non abbia mai ripetuto un gesto, un vezzo già utilizzato. ([[Florestano Vancini]])