Maria: differenze tra le versioni

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Sofronio di Gerusalemme
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*Sul piano della fede, quanti cristiani sanno che forse le più belle parole che si possano leggere sulla Vergine Maria si trovano nell'Islam, nella Surat Mariam, la Sura 22? Ma chi lo sa? ([[Moni Ovadia]])
*Tolta la divinità tutto il resto datelo pure alla Madonna. ([[Giuseppe Allamano]])
*Tu hai reso bella la natura degli uomini; tu hai superato le schiere degli angeli; tu hai oscurato l'abbagliante splendore degli arcangeli; tu hai mostrato inferiori a te i seggi dei troni; tu hai abbassato l'altezza delle dominazioni; tu hai precorso i comandi dei principati; hai indebolito il potere delle potestà; tu sei andata avanti come virtù più potente delle stesse virtù; tu, con occhi terreni, hai superato l'acutissima vista dei cherubini; tu, con penne mosse divinamente, sei volata oltre i voli dell'anima dei serafini dalle sei ali; tu, infine, hai di gran lunga sorpassato ogni creatura, perché la tua purezza ha brillato più di quella di ogni altra creatura; perché hai accolto in te il creatore di tutte le altre creature; tu, infatti, lo hai portato in grembo, lo hai generato e, sola fra tutte le creature, sei divenuta Madre di Dio. ([[Sofronio di Gerusalemme]])
*{{NDR|Nella casa della nonna a Pozzuoli c'era}} un'immagine della Madonna alla quale noi bambine attribuivamo poteri miracolosi, specialmente durante i bombardamenti aerei, e fu una tragedia per me quando una fiamma di un lumino votivo la bruciacchiò. ([[Sophia Loren]])
*''Tu sei mia. Dal triregno''<ref>Tiara papale.</ref>''alto raggiante, | cui sormonta la croce aurea, dal fiero | triregno cuspidal fino alle piante, | Tu sei mia; Tu il profondo astro, Tu il nero || astro fascinatore, il dïamante | notturnamente abbagliator; mistero | di penombre e di lampi, sfolgorante | Sirio, fascinator del mio pensiero. || Tu sei mia Tu che sei nera ma bella, | nera come la intensa lava Etnea; | bella come gli Etnei clivi al bel sole; || sei mia, perché sei nera e arcana e bella, | mia fra i veli del sogno e dell'idea, | mia nel bivio fra il sogno e le parole.'' ([[Giovanni Camerana]])