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*Tale legge, infatti, il Cronide (Zeus) ha dato agli uomini: che i pesci, le fiere e gli uccelli volanti si divorino tra di loro, perché non hanno [[giustizia]]; agli uomini, invece, ha dato la giustizia. (vv. 276-280<ref>Citato nell'introduzione di Alessandra Borgia a [[Plutarco]], ''I dispiaceri della carne. Perì sarcophagìas'', Stampa alternativa, Roma, 1995, p. 6. ISBN 88-7226-269-0</ref>)
*''Non trarre ingiusti profitti: gli ingiusti profitti sono uguali a sciagure. | Ama chi t'ama, ed accostati a chi ti s'appressa; | e [[dono|dona]] a chi dona, e a chi non dona, non donare: | si dona a chi dona, e a chi non dona non si dona;''<ref>{{Cfr}} [[Etica della reciprocità]].</ref> | ''il dono è buono, la rapina è cattiva e apportatrice di morte; | difatti l'uomo che dona spontaneo, anche se il dono è costoso, | di esso gioisce, e nel cuor se n'allegra; | ma chi, sfrontatezza ascoltando, egli stesso qualcosa depreda, | fosse anche poco, il suo cuore si gela.'' (vv. 352-360; 1994)
*''Chi della [[donna]] si fida, si fida dei ladri''. (v. 375; 2007)
*''Fa' poi attenzione, quando tu oda il verso della [[gru]], | che ogni anno strepita dall'alto delle nubi: | essa reca il segnale dell'aratura, e dell'inverno piovoso | indica la stagione: e morde il cuore all'uomo senza [[bue|buoi]]; | allora pasci dei buoi dalle corna ricurve che stiano al coperto: | è facile infatti esclamare: «Dammi due buoi e un carro»; | ma è facile rifiutare: «I buoi han lavoro da fare».'' (vv. 448-454; 1994)
*''Non appena per i mortali arriva il tempo dell'[[aratura]], | allora slanciatevi, tanto i tuoi servi che tu stesso, | ad arare la terra, arida o umida, nella stagione dell'aratura, | molto affrettandoti di buon'ora, perché i campi ti si copran di frutto. | Semina il [[maggese]] quando la terra è ancora leggera; | rivoltalo a primavera: e l'estate, al suo ritorno, non t'indurrà in inganno; | il maggese protegge dai mali ed acquieta i fanciulli.'' (vv. 462-464; 1994)