Georg Christoph Lichtenberg: differenze tra le versioni

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==''Lo scandaglio dell'anima''==
*Affettazione è un'ottima parola per chi non vuole confessare ciò che egli pensa volentieri di se stesso.
*Amici! Ora io sono dinanzi al sipario, e mi appresto ad alzarlo per vedere se dietro di esso ci sia più pace che di qua. Non si tratta dell'impulso di una folle disperazione. Conosco troppo bene la catena dei miei giorni dai pochi anelli che ho vissuti. Sono stanco di andare avanti. Qui io voglio morire completamente o almeno rimanere per la notte. Qui riprenditi, o natura, la mia materia, impastala di nuovo nella massa degli esseri, fa' di me un cespuglio, una nube, tutto quello che vuoi, anche un uomo; ma non più me! Siano rese grazie alla filosofia se il corso dei miei pensieri non è ora turbato da alcuna pia commedia. Penso abbastanza, non temo nulla: bene, via dunque il sipario! (''Discorso di un [[Suicidio|suicida]] scritto poco prima del gesto'')
*Che l'uomo sia la creatura più nobile lo si deduce già dal fatto che nessun'altra creatura lo ha ancora contraddetto.
*Chi è innamorato di se stesso ha almeno il vantaggio di non incontrare molti rivali nel suo amore.
*«Come va?», disse un cieco a uno [[zoppia|zoppo]]. «Come vede», rispose lo zoppo. {{NDR|[[Barzellette dai libri|barzelletta]]}}
*Credo che non sarà mai possibile dimostrare che noi siamo l'opera di un essere supremo e che non siamo stati, piuttosto, messi insieme per passatempo da un essere molto imperfetto.